Bettina d'Andrea, di nobile famiglia, nacque a Bologna nel 1311, terzogenita del docente di diritto canonico Giovanni d'Andrea Calderini[1] e di Milanzia dallo Spedale, figlia del giureconsulto Buonincontro dallo Spedale.[2] Di Milanzia, donna molto colta, il marito riportò alcuni pareri nei suoi scritti giuridici e si racconta che anche Cino da Pistoia, amico del marito, avesse fatto ricorso alle sue osservazioni.[3]
Bettina e la sorella Novella, l'ultimogenita, vennero avviate fin dalla tenera età agli studi di legge; alcune fonti, senza precisare con certezza quale delle due sorelle, riportano che da adulte esse sostituirono il padre nelle sue lezioni quando questi era lontano dalla città, in missione diplomatica;[4][5] aggiungono inoltre che la loro bellezza era tale, da indurle a tenere lezioni dietro ad una tenda per evitare di distrarre gli studenti.[6][7] Questa versione, riferita alla sola Novella, è riportata nella famosa opera di Christine de PizanLa città delle dame, scritta agli inizi del XV secolo, e sarebbe in seguito riapparsa in numerosi libri e dipinti.[8]
Bettina sposò il canonista bolognese Giovanni Sangiorgi.[9] Nel 1347 la coppia si trasferì a Padova, probabilmente per sfuggire alla peste.[10] Sangiorgi ottenne la cattedra di Diritto all'università patavina e ricevette grandi apprezzamenti. Le cronache riportano che la moglie lo sostituìva in caso di occorrenza.[1]
^La collocazione originaria dei busti è presumibilmente quella della miniatura di Alessandro Scarselli, presa dagli Insigna degli Anziani e conservata all'Archivio di Stato di Bologna. Cfr. Alessandro Scarselli, Anziani Consoli (JPG), in Insignia, XIII, mniiatura, c. 125. URL consultato il 12 ottobre 2023.