Battaglia di Ayacucho

Battaglia di Ayacucho
parte guerre d'indipendenza ispanoamericane
Il generale Sucre saluta i suoi ufficiali nelle fasi finali della battaglia (dipinto di Martín Tovar y Tovar)
Data9 dicembre 1824
Luogo Ayacucho
EsitoVittoria degli indipendentisti
Modifiche territorialiFine del dominio spagnolo in America meridionale
Schieramenti
Indipendentisti:
Monarchici:
  • Spagna (bandiera) Spagna
  • Realisti
  • Nativi americani alleati
  • Comandanti
    Effettivi
    5.780 uomini9.310 uomini
    Perdite
    309 morti
    670 feriti[2]
    1.400 morti
    700 feriti
    2.580 prigionieri[2]
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    La battaglia di Ayacucho fu un evento delle guerre d'indipendenza ispanoamericane che ebbe luogo il 9 dicembre 1824 nei pressi dell'omonima cittadina del Perù tra un esercito indipendentista guidato dal generale Sucre e composto da contingenti provenienti da Perù, Grande Colombia, Province Unite del Río de la Plata e Cile (oltre a diversi volontari stranieri, in maggioranza britannici), e un'armata monarchica sotto il comando del viceré del Perù José de la Serna e Hinojosa e del generale José de Canterac, composta da reparti spagnoli, di realisti ispanoamericani, e di nativi alleati.

    Il generale Valdez, sulla destra dello schieramento attaccò con un certo successo i ribelli i quali furono costretti a ripiegare inseguiti da due reggimenti spagnoli. Il giovane generale Antonio José de Sucre fu abile a cogliere il momento e ordinò a Córdova di avanzare a sua volta; questi scagliò contro il nemico circa 3000 uomini.

    In formazione si avvicinavano alle linee spagnole, senza sprecare un solo colpo. Spararono soltanto a distanza ravvicinata. Il generale Monet, con le forze del centro spagnolo, si mosse per parare la minaccia, ma fu travolto, determinando lo sfondamento del suo settore. I ribelli neutralizzarono Monet e Villalobos, accerchiarono e vinsero Valdez.

    Lo scontro, durato quattro ore, si concluse con una netta vittoria degli indipendentisti, che distrussero l'esercito monarchico dopo una dura lotta, facendo prigioniero perfino il viceré, oltre a circa 583 ufficiali e 2.000 soldati, che furono subito incorporati nelle armate indipendentiste. Questa battaglia (l'ultima combattuta dagli spagnoli in America Meridionale) decise in pratica l'esito della campagna a favore degli indipendentisti: il 22 gennaio 1826, con la resa dell'ultima guarnigione spagnola a Callao, il Perù ottenne la sua piena indipendenza, e l'ultima delle guerre d'indipendenza ispanoamericane ebbe così termine[2].

    Note

    1. ^ Arístides Herrera Cuntti, Divagaciones históricas en la web, p. 268.
    2. ^ a b c Hooker 1999, pp. 69-70.

    Bibliografia

    • Aníbal Galindo, La batalla de Ayacucho, Parigi, 1888.
    • Terry Hooker, Ron Poulter, Gli eserciti di Bolivar e San Martin, Osprey Publishing, 1999, ISBN 84-8372-020-5.
    • Indro Montanelli e Mario Cervi (a cura di), Due secoli di guerre, I: Il risveglio dell'America. Le lotte per l'indipendenza nell'America latina. (1810-1847), Milano, Editoriale Nuova, 1980, pp. 268-283.

    Voci correlate

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