Una tradizione antichissima indicava in questo luogo il martirio di Stefano, il diacono protomartire, di cui parla il libro degli Atti degli Apostoli (cfr. 7,54-60[2]), mentre studi recenti localizzano questo martirio nella valle del Cedron.
La prima costruzione a ricordo del martirio risale al V secolo, quando l'imperatrice Eudocia fece costruire nel luogo dell'attuale basilica una cappella dedicata a santo Stefano, e vi si fece seppellire alla sua morte. Con l'arrivo dei Persiani nel 614 la cappella venne distrutta; nel 638 il patriarca Sofronio di Gerusalemme fece edificare una piccola chiesa, poi restaurata ed ingrandita dai crociati, ma in seguito da loro stessi distrutta perché non cadesse nelle mani di Saladino.
Interno della basilica
Nel XIX secolo i domenicani francesi acquistarono il luogo delle antiche rovine crociate e dopo aver compiuto scavi archeologici vi fecero costruire il monastero e l'attuale basilica, consacrata nel 1900.
Nella cripta della chiesa è sepolto padre Marie-Joseph Lagrange, fondatore dell'École biblique.
Note
^Gerusalemme Est è amministrata de facto da Israele nonostante la maggioranza degli Stati dell'ONU non la riconosca come appartenente a tale Stato.
^At 7,54-60, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
Bibliografia
Arte e storia di Gerusalemme. 3000 anni della Città Santa, Bonechi & Steinmatzky, 1999
Guida biblica e turistica della Terra Santa, Istituto Propaganda Libraria, Milano 1980