Atleti Olimpici dalla Russia è la designazione formale degli atleti di nazionalità russa che sono stati autorizzati a competere nei XXIII Giochi olimpici invernali, che si sono svolti dal 9 al 28 febbraio 2018 nella Contea di Pyeongchang in Corea del Sud, sotto la bandiera olimpica.
A seguito dello scandalo doping che ha coinvolto la Russia e successivamente alla pubblicazione dei due rapporti da parte di Richard McLaren per conto dell'Agenzia mondiale antidoping[1][2] il Comitato Olimpico Internazionale istituì una commissione disciplinare presieduta da Samuel Schmid volta a valutare l'effettiva diffusione di un fraudolento sistema di somministrazione di sostanze dopanti e di copertura dei risultati ai test antidoping in favore degli atleti russi. Questa commissione, con un rapporto reso pubblico il 2 dicembre 2017, corroborò tutte le accuse in carico alla federazione russa[3] e conseguentemente la commissione esecutiva del CIO approvò una serie decisioni in vista dell'imminente edizione dei Giochi di Pyeongchang 2018; tra queste la sospensione del Comitato Olimpico Russo e l'invito a disputare i Giochi ai soli atleti ritenuti estranei allo scandalo doping, che gareggeranno dunque sotto le insegne olimpiche e col nome di "Atleti Olimpici dalla Russia"[4].
Per scegliere quali atleti prenderanno parte alle Olimpiadi il CIO ha fatto stilare al Comitato Olimpico Russo una lista di nomi di coloro che sono considerati possibili candidati a partecipare ai Giochi, questi sono stati valutati dalla commissione Invitation Review Panel che ha vagliato le singole posizioni raccogliendo tutte le informazioni necessarie circa gli atleti, anche sentendo WADA, Doping-Free Sport Unit, federazioni internazionali di riferimento e comitato organizzatore dei Giochi; successivamente la decisione finale è stata presa dalla Olympic Athlete from Russia Implementation Group, una seconda commissione che potrà solo depennare nomi dalla lista fornita, ma non aggiungerne. Il tutto si doveva concludere entro il termine ultimo del 28 gennaio 2018[5][6].
Di questa prima lista, in cui comparivano 500 nominativi, ben 111 sono stati stralciati dalla Invitation Review Panel: oltre a tutti quelli ritenuti colpevoli dalla commissione Oswald che aveva avuto il compito di ricontrollare i responsi dei test antidoping ed investigare sui risultati ottenuti dagli atleti ai precedenti Giochi di Soči 2014.[7] Non sono stati considerati eleggibili atleti di primissimo piano quali il pattinatore di short track Viktor An, il biatleta Anton Šipulin e il fondista Sergej Ustjugov[8].
Dei 389 nominativi rimasti la Olympic Athlete from Russia Implementation Group ha successivamente deciso di portare ai Giochi 169 atleti che hanno partecipato a tutte le 15 discipline presenti a Pyeongchang 2018[9].
La Russia aveva diritto a schierare 6 atleti per aver raggiunto una tra le prime cinque posizioni del ranking maschile per nazioni della Coppa del Mondo di biathlon 2017[10][11]. Dopo la revisione della Commissione del CIO poté schierare solo 2 atleti.
La Russia aveva diritto a schierare 5 atlete per aver raggiunto una tra la sesta e la ventesima posizione del ranking femminile per nazioni della Coppa del Mondo di biathlon 2017[11][12]. Dopo la revisione della Commissione del CIO potrà schierare solo 2 atlete.
La Russia aveva qualificato nel bob due equipaggi per disciplina[13]. Successivamente il comitato russo, in seguito alle decisioni prese dalla commissione del CIO che ebbe il compito di formare la squadra per i Giochi, rinunciò a portare una compagine nella gara a quattro e schierò un totale di dieci atleti, di cui sei uomini e quattro donne[9][14][15][16].
Il 24 febbraio il Tribunale Arbitrale dello Sport ha squalificato l'equipaggio composto da Nadežda Sergeeva e Anastasija Kočeržova in quanto la Sergeeva è stata trovata positiva alla trimetazidina durante un controllo antidoping[17].
La Russia ha diritto a partecipare al torneo femminile di curling per aver raggiunto una tra le prime sette posizioni nel ranking per la qualificazione alle Olimpiadi.[20].
La Russia ha diritto a partecipare al torneo misto di curling per aver raggiunto una tra le prime sette posizioni nel ranking per la qualificazione alle Olimpiadi.[20].
La Russia ha diritto a partecipare al torneo femminile di hockey su ghiaccio in seguito per aver raggiunto la quarta posizione nel ranking IIHF nel 2016.[22]
La Russia aveva qualificato nel salto con gli sci nove atleti, quattro donne e cinque uomini, tuttavia decise di rinunciare a una quota maschile, portando soltanto quattro saltatori[9][24][25].
La Russia aveva qualificato nello skeleton cinque atleti, tre uomini e due donne[31]. Successivamente la commissione del CIO che ha avuto il compito di formare la squadra per i Giochi ha selezionato due soli atleti nel singolo maschile e nessuna atleta in quello femminile, rinunciando così alle altre tre quote ottenute[9].
La Russia ha qualificato nello slittino un totale di dieci atleti: tre nel singolo uomini, tre nel singolo donne e quattro nel doppio, ottenendo così anche l'ammissione nella gara a squadre[32][33]. Successivamente la commissione del CIO che ha avuto il compito di formare la squadra per i Giochi ha selezionato una sola atleta nel singolo femminile, rinunciando così alle altre due quote ottenute[9].
^abCriteri di qualificazione del biathlon (PDF), su comiteolimpicoportugal.pt. URL consultato il 10 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
^(EN) Bobsleigh - Entries by event - 2-man, su pyeongchang2018.com, PyeongChang2018. URL consultato il 3 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2018).
^(EN) Bobsleigh - Entries by event - 4-man, su pyeongchang2018.com, PyeongChang2018. URL consultato il 3 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2018).
^(EN) Bobsleigh - Entries by event - Women, su pyeongchang2018.com, PyeongChang2018. URL consultato il 3 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2018).
(EN) NOC Entries - Olympic Athlete from Russia, su pyeongchang2018.com, PyeongChang2018. URL consultato il 3 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2018).