I complessi movimenti permessi alla mano sono il risultato del succedersi ravvicinato, in senso prossimo distale, di più articolazioni mobili che, instaurandosi tra le ossa che compongono la mano stessa, permettono di distinguerne più segmenti. Si contano nella mano 27 ossa in tutto, divise tra ossa del carpo (8), del metacarpo (5) e le falangi delle dita (14). In base al segmento della mano considerato si distinguono:
Sono sei distinte cavità articolari che, dal polso al metacarpo, si succedono a breve distanza l'una dall'altra.
L'articolazione radio-ulnare distale è un ginglimo laterale che si instaura tra l'incisura ulnare del radio e il capitello dell'ulna e permette i movimenti di pronazione e supinazione sia della mano che dell'avambraccio. La porzione distale della cavità articolare dell'articolazione radio-ulnare distale si dispone parallelamente all'articolazione radio-carpale ed è separata da questa dal solo legamento triangolare.
È un'articolazione condiloidea che si stabilisce tra le ossa della fila prossimale del carpo, che riunite assieme ne formano il condilo, e la cavità glenoide costituita dalla superficie articolare carpale del radio e il legamento triangolare. Anteriormente e posteriormente la capsula articolare origina dal contorno della faccia articolare carpale del radio e dal margine anteriore e posteriore del legamento triangolare per inserirsi al margine anteriore e posteriore delle faccette articolari radiali del navicolare, del semilunare e del piramidale. Lateralmente origina dal processo stiloide del radio e si inserisce al margine laterale della faccetta articolare radiale del navicolare. Medialmente origina dal processo stiloide dell'ulna e si inserisce al margine mediale della faccetta articolare radiale del piramidale. Distalmente la cavità articolare si chiude tramite i legamenti interossei che, tendendosi tra i margini delle faccette articolari radiali delle ossa della fila prossimale del carpo, ne fanno un sol corpo e contribuiscono a separare l'articolazione radio-carpale dall'articolazione mediocarpale.
È un'articolazione artrodia che si stabilisce tra la faccia articolare piso-piramidale del pisiforme e la faccetta articolare piso-piramidale del piramidale. La capsula articolare si tende, dorsalmente al pisiforme, lungo i margini delle due faccette articolari, entrambe di forma circolare.
Sebbene venga descritta come un'unica articolazione, essa è costituita da più articolazioni le cui cavità articolari sono collegate tra loro a formare un'unica cavità articolare.
In particolare distinguiamo:
Allo stesso modo, nell'articolazione mediocarpale, possiamo individuare più porzioni della capsula articolare:
Similmente all'articolazione mediocarpale, l'articolazione carpo-metacarpale è formata da più articolazioni, tutte artrodie, accomunate da un'unica capsula articolare. In particolare distinguiamo:
Allo stesso modo possiamo individuare più porzioni della capsula articolare:
A differenza delle articolazioni carpo-metacarpali mediali, è un'articolazione a sella e pertanto possiede una maggiore mobilità. Si instaura tra la faccetta articolare metacarpale laterale del trapezio e la superficie articolare carpale della base del primo osso metacarpale. La capsula si tende tra il margine palmare, dorsale, mediale e laterale delle faccette articolari del trapezio e della base del primo osso metacarpale. Talvolta l'articolazione può essere completata anteriormente dalle due ossa sesamoidee comprese nei tendini del muscolo flessore breve del pollice e del muscolo adduttore del pollice.
I legamenti dell'articolazione del polso e del carpo sono una serie di legamenti intrinseci che contribuiscono a rinforzare ciascuna delle capsule articolari che si succedono lungo il polso e il carpo. Fa eccezione la sola articolazione piso-piramidale che non ne possiede.
I legamenti radio-ulnari sono compresi nell'articolazione radio-ulnare distale. Di rilevanza per l'articolazione del polso è il legamento triangolare, che separa l'ulna dalle ossa del carpo e contribuisce a formare nella porzione mediale la cavità articolare radio-carpale.
Origina dal processo stiloide del radio e dal margine anteriore della cavità articolare carpale del radio si inserisce sulla superficie anteriore del semilunare e della testa del capitato.
Origina dal processo stiloide del radio e dal margine posteriore della cavità articolare carpale del radio e si inserisce sulla superficie dorsale dello scafoide, del semilunare e della testa del capitato.
Il legamento collaterale radio-carpale origina dall'apice del processo stiloide del radio e si inserisce alla superficie laterale dello scafoide sul tubercolo dello scafoide. Il legamento contribuisce a chiudere lateralmente la cavità articolare radio-carpale.
Origina dal margine anteriore della faccetta articolare della testa dell'ulna, si inserisce prima al margine anteriore del legamento triangolare e da qui si porta alla superficie anteriore del semilunare e della testa del capitato.
Il legamento collaterale ulno-carpale origina dall'apice del processo stiloide dell'ulna e si inserisce con due distinti fasci alla superficie mediale del pisiforme e del piramidale. Il legamento contribuisce a chiudere medialmente la cavità articolare radio-carpale.
I legamenti intercarpali prossimali si stabiliscono tra le ossa della fila prossimale del carpo e contribuiscono a rafforzare la porzione prossimale della capsula articolare dell'articolazione mediocarpale. Distinguiamo tre tipi di legamenti intercarpali:
I legamenti intercarpali mediocarpali si stabiliscono tra le ossa della fila prossimale e quelle della fila distale del carpo. Questi legamenti contribuiscono a rafforzare la porzione mediocarpale della capsula articolare dell'articolazione mediocarpale. Distinguiamo due tipi di legamenti mediocarpali:
I legamenti intercarpali distali si stabiliscono tra le ossa della fila distale del carpo e contribuiscono a rafforzare la porzione distale della capsula articolare dell'articolazione mediocarpale. Distinguiamo tre tipi di legamenti intercarpali:
I legamenti carpo-metacarpali si stabiliscono tra ciascuna delle ossa metacarpali e le ossa del carpo che con essa si articolano. Questi legamenti contribuiscono a rafforzare anteriormente la capsula articolare dell'articolazione carpo-metacarpale. Distinguiamo due tipi di legamenti carpo-metacarpali:
I legamenti intermetacarpali si stabiliscono tra le basi delle ultime quattro ossa metacarpali e contribuiscono a rafforzare la porzione intermetacarpale della capsula articolare dell'articolazione carpo-metacarpale. Distinguiamo tre tipi di legamenti intermetacarpali:
Dalla superficie distale dell'osso pisiforme originano due legamenti estrinseci:
I due legamenti rappresentano una espansione distale del tendine del muscolo flessore ulnare del carpo, del quale il pisiforme rappresenta un osso sesamoide.
Sono le articolazioni che le ossa metacarpali stabiliscono prossimalmente tra loro e distalmente con le prime falangi.
Sono presenti tra le ultime quattro ossa del metacarpo e si instaurano tra le faccette articolari intermetacarpali della base di ossa metacarpali adiacenti e sono comprese nell'articolazione carpo-metacarpale.
È un'articolazione condiloidea che si instaura tra il condilo della testa di ciascuna delle ossa metacarpali e la cavità glenoidea della relativa prima falange. La cavità glenoide è completata sul margine palmare da una fibrocartilagine articolare, detta fibrocartilagine glenoidea. La capsula articolare, originando dai margini della cartilagine articolare del condilo della testa dell'osso metacarpale, si inserisce lungo il margine della cartilagine articolare della cavità glenoidea della prima falange e della fibrocartilagine glenoidea.
Sono i legamenti che connettono le ossa metacarpali tra loro e con le prime falangi.
Il legamento trasverso delle teste delle ossa metacarpali è un legamento estrinseco nastriforme che, originando dalla superficie palmare della testa del secondo osso metacarpale si porta medialmente inserendosi sulla superficie palmare delle teste delle ultime tre ossa metacarpali.
I legamenti metacarpo-falangei sono legamenti intrinseci che contribuiscono a rafforzare la capsula articolare dell'articolazione metacarpo-falangea delle ultime quattro ossa metacarpali. Per ognuna di esse distinguiamo tre tipi di legamenti metacarpo-falangei:
I legamenti metacarpo-falangei del primo dito sono i legamenti intrinseci che contribuiscono a rafforzare la capsula articolare della prima articolazione metacarpo-falangea. Essi sono simili a quelli delle articolazioni metacarpo-falangei delle ultime quattro dita, distinguendosi però per la presenza nella prima articolazione metacarpo falangea di due ossa sesamoidi, dette osso sesamoide mediale o osso sesamoide ulnare e osso sesamoide laterale o osso sesamoide radiale. Distinguiamo quattro legamenti metacarpo-falangei nel primo dito:
Sono le articolazioni che connettono tra loro le falangi delle dita e sono per questo dette interfalangee.
Una articolazione interfalangea è un ginglimo angolare che connette due falangi e si instaura tra la troclea della testa delle falange più prossimale e la cavità glenoidea della base della falange più distale tra le due. La cavità glenoidea della base della falange più distale è completata sul margine palmare da una fibrocartilagine articolare, detta fibrocartilagine glenoidea. La capsula articolare, originando dai margini della troclea della testa della falange più prossimale, si inserisce al margine della cartilagine articolare della cavità glenoide e della fibrocartilagine glenoidea della base della falange più distale. In ciascun dito si individuano due articolazioni interfalangee:
Fa eccezione il pollice, nel quale l'unica articolazione interfalangea presente si instaura tra la falange prossimale e la falange distale del pollice.
Sono legamenti che connettono tra loro le falangi delle dita e sono per questo detti interfalangei.
I legamenti interfalangei sono legamenti intrinseci che contribuiscono a rafforzare le capsule articolari delle articolazioni interfalangee. Per ognuna delle articolazioni interfalangee distinguiamo tre tipi di legamenti interfalangee: