Lavorò per l'esercito statunitense e per la NASA, dove contribuì allo sviluppo dei razzi "lunari" Saturn V con Wernher von Braun. Rudolph è stato portato negli Stati Uniti come componente dell'operazione paperclip, che consistette nel trasferire i migliori scienziati del Terzo Reich agli USA, dopo la fine della Seconda guerra mondiale. Rudolph ricevette una laurea ad honorem dal Rollins College (Florida) il 23 febbraio 1959.
Durante la seconda guerra mondiale, Rudolph contribuì alla progettazione del missile tedesco V-2[3][4]. Dal 1945 al 1958, Rudolph fu dipendente del Dipartimento della Difesa statunitense, dove lavorò al primo programma missilistico a Fort Bliss, Texas, poi a San Diego, California. Fu naturalizzato statunitense l'11 novembre 1954. Rudolph iniziò a lavorare per la NASA immediatamente dopo la sua creazione avvenuta nel 1958[5]. Fu direttore del progetto per lo sviluppo del Saturn V.
Successivamente, fu però condannato dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti per il suo ruolo di persecutore di schiavi nelle fabbriche-lager di Peenemünde, dove venivano costruiti i V2. Rudolph rinunciò alla cittadinanza il 28 novembre 1983 e divenne nuovamente cittadino della Germania dell'Ovest. Lasciò definitivamente gli USA nel 1984 e ritornò in Germania, dove gli fu risparmiata la condanna per crimini di guerra[1].
^(EN) FBI Dossier on Arthur Rudolph, su Federal Bureau of Investigation. URL consultato il 26 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 10 agosto 2004).
^(EN) Arthur Louis Hugo Rudolph Part 1 of 1 (PDF), su Federal Bureau of Investigation. URL consultato il 26 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2004).