Nato a Bologna nel 1925, dopo la laurea con lode in Giurisprudenza conseguita presso l'Università di Pisa nel 1947, inizia la carriera forense ed universitaria seguendo le orme del padre Gino, già avvocato del Foro pisano, e del nonno Emilio Costa, professore all'Università di Bologna.
Dal 1961 assume la cattedra di Procedura Penale presso l'Università di Pisa, che manterrà fino al 1997. Continua a svolgere l'attività di avvocato penalista fino alla sua scomparsa nel 2007 a seguito di una breve malattia.
Attività forense
Inizia l'attività di avvocato penalista dal 1949 insieme al padre Gino nello studio di Pisa, che rimarrà la base della sua attività per tutta la carriera e in cui verrà in seguito affiancato dalle figlie.
Partecipa a numerosi processi di rilevanza nazionale come il Maxiprocesso a Cosa Nostra, il processo a Mamma Ebe[1], il processo Marzollo, il processo Elena Luisi[2].
Esercita la professione con passione fino alla data della sua scomparsa, si ricorda un frase tratta da uno dei suoi ultimi libri "se rinascessi farei l'avvocato penalista".
Gli è stata intitolata la Camera Penale di Pisa.
Attività universitaria
Nel 1956 consegue l’abilitazione alla libera docenza in Diritto penale, dall’anno 1960-61 al 1983 ricopre l’incarico di insegnamento di “Procedura penale” nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Pisa. Vincitore di concorso alla cattedra di Istituzioni di diritto e procedura penale, dopo un breve periodo presso l’Università di Siena, nel 1986 viene nominato professore ordinario di procedura penale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Pisa, ruolo che ricopre fino al 1997.
È insignito dell'Ordine del Cherubino nel 1994. [1]
Parallelamente alla carriera forense ed universitaria produce numerose opere monografiche tra cui, nel 1989, il primo manuale esplicativo e interpretativo edito a seguito dell'introduzione del nuovo Codice di Procedura Penale.
Attività pubblica
Sviluppa fin dall'adolescenza la passione politica per i valori liberali e democratici, in contrapposizione al regime fascista.[i fatti?] Partecipa attivamente alla campagna per il referendum istituzionale del 2 Giugno 1946 come sostenitore della forma di governo repubblicana e prosegue successivamente l'attività politica tra le file del Partito Socialista Democratico Italiano.
Ricopre cariche pubbliche tra cui quella di Consigliere Comunale, Consigliere Provinciale, Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Pisa, Presidente dell'Ente del Turismo, Presidente della Fondazione e membro del Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio di Pisa.