Londinium (nome latino di Londra) era già sede vescovile in epoca romana. L'unico vescovo documentato di questo periodo è Restituto, presente nel 314 al concilio di Arles in Francia. La tradizione tramanda nomi di altri vescovi, non accertati storicamente. Dato il ruolo di Londra come capoluogo generale della Britannia romana, in analogia alle altre province dell’impero è del tutto probabile, pur non essendone rimasta prova, che in quei primi tempi la sede fosse una metropolia.
Dopo l'evangelizzazione nel regno del Kent e la conversione del suo re Etelberto (Pasqua 601), Agostino ricevette l'ordine di porre la sua sede a Londra, che nell'ottica di papa Gregorio doveva diventare una sede metropolitana. Ma il trasferimento nell'antica Londinum era inattuabile, in quanto ora la città faceva parte di un altro regno anglosassone, quello dell'Essex, il cui re era ancora pagano. Agostino perciò elevò a sua sede metropolitana la capitale del Kent, Canterbury.
Un nipote di Etelberto regnava sull'Essex. Questi favorì l'introduzione del cristianesimo nel suo regno. E nel 604 fu eretta la seconda diocesi anglosassone, quella di Londra, affidata ad un discepolo e compagno di missione di Agostino, san Mellito, che si affrettò a costruire presso i resti del foro romano la cattedrale di San Paolo. Alla morte del re però ci fu un ritorno del paganesimo, che mise in difficoltà la missione e la giovane diocesi londinese: il vescovo Mellito dovette rifugiarsi in Gallia.
Intorno al 654 il nuovo re Sigberto si fece battezzare dall'abate-vescovo di Lindisfarne Finnan. Da questo momento la missione nel regno dell'Essex poté consolidarsi, con l'arrivo del nuovo vescovo Cedda, il quale, sui resti dell'antico insediamento romano di Othona, costruì un monastero chiamato in anglosassone Ythanceaster, ponendo qui la sua sede vescovile.
L'ultimo vescovo in comunione con Roma (perlomeno nel suo secondo periodo episcopale) fu Edmund Bonner, già favorevole alla Riforma tanto che il Re, dopo lo scisma, lo aveva voluto vescovo di Hereford e poi a Londra (addirittura contribuì con il vescovo di Winchester al De vera oboedentia in cui si afferma che l'unica obbedienza dovuta, anche in campo religioso, è quella al Re). Dopo la morte di Enrico VIII invece ebbe contrasti con i reggenti calvinisti di Edoardo VI e perciò fu destituito della sua sede il 1º aprile 1549; fu restaurato sulla sede londinese dalla regina Maria il 5 settembre 1553; fu infine imprigionato il 30 maggio 1559 e morì in carcere dieci anni dopo. Con la sua morte si interrompe la successione apostolica e secondo il punto di vista cattolico dunque ha fine l'episcopato cattolico di Londra. Invece, secondo la teologia anglicana, esiste continuità tra la serie dei vescovi prima e dopo la riforma.
Storia della Chiesa, diretta da Hubert Jedin, Jaca Book, seconda edizione, 1992: Vol. II, pp. 229–230; Vol. III, pp. 198–215; Vol. IV, pp. 177–180 e 290-295