Il maggiore dei cinque figli di una coppia di contadini castigliani, Andrés Manjon nacque nella provincia di Burgos nel 1846. Avviato al sacerdozio dalla madre Sebastiana Manjón e dallo zio prete,[1] entrò nel seminario di Burgos nel 1861, ma la sua formazione religiosa fu interrotta dalla rivoluzione spagnola del 1868.
Dopo la fine degli studi resse brevemente la cattedra di diritto romano all'Università di Salamanca e poi quella di diritto canonico all'Università di Valladolid. Nel 1878 la rivalità con Montero Ríos gli costò la cattedra di diritto canonico a Salamanca, costringendolo a insegnare all'Università di Santiago de Compostela durante l'anno accademico 1879/1880. Nel 1880 ottenne la cattedra di diritto canonico all'Università di Granada e, parallelamente, si avviò nuovamente al sacerdozio studiando al seminario dell'Abadía del Sacromonte, dove fu ordinato sacerdote il 16 giugno 1886.
Nel 1889 cominciò a fondare le Escuelas del Ave María ("Scuole dell'Ave Maria"), con l'intenzione di garantire un'istruzione ai bambini poveri e, in particolare, di etnia romaní. Nei vent'anni successivi le Scuole dell'Ave Maria si diffusero in trentasei province spagnola, diffondendosi poi a centinaia nel resto del mondo.[2] Per la sua prolifica attività di saggista su argomenti legali e pedagogici fu candidato al Premio Nobel per la letteratura nel 1907.[3] Morì a causa di un tumore allo stomaco nel 1923, cinque anni dopo il suo pensionamento dall'Università di Granada.