L'album, prodotto da Fiorella Mannoia, è stato realizzato per celebrare i quarant'anni di carriera della Berté. Il primo singolo estratto, È andata così, è stato scritto da Ligabue, che nell'annunciare la collaborazione con la Berté, ha dichiarato:[1]
«Mi sono ritrovato fra le mani questo pezzo di cui ho riscritto il testo pensando che forse Loredana Bertè potrebbe aver voglia, oggi come oggi, di raccontare la sua consapevolezza rispetto a chi è, alla sua natura e al suo rapporto con la musica fatta e la musica che resta ancora da fare. Credo che lo senta molto. Spero che le porti molta fortuna.»
«Io non l'avevo mai conosciuto. Ha fatto tutto Fiorella Mannoia. Lui ha accettato di scrivere il brano a condizione di potermi parlare personalmente. E l'incontro c'è stato nell'hotel di Roma dove lui trascorre le vacanze estive. [...] Ha scritto il brano, l'ho inciso e lui, dopo avermi abbracciato, mi ha detto una cosa bellissima: "Nel tuo canto si avverte la presenza di Mimì".»
Le canzoni
La lista tracce dell'album comprende la maggior parte delle hit storiche della Berté, riarrangiate da Carlo Di Francesco e Davide Aru e presentate in duetto con alcune delle più famose cantanti italiane contemporanee, tra cui Fiorella Mannoia (In alto mare, Il mare d'inverno), Alessandra Amoroso (Sei bellissima), Bianca Atzei (Così ti scrivo), Elisa (...E la luna bussò), Emma (Non sono una signora), Irene Grandi (Buongiorno anche a te), Noemi (Dedicato), Patty Pravo (Mi manchi), Paola Turci (Luna) e Nina Zilli (La goccia).
Nel disco sono presenti anche una nuova versione di Ma quale musica leggera, brano scritto da Edoardo Bennato, riarrangiato e cantato in duetto con Aida Cooper (amica, vocalist e storica cantante sia nei concerti di Loredana Berté che di Mia Martini), una nuova versione di Folle città e un duetto virtuale con Mia Martini per la nuova versione di Stiamo come stiamo, brano presentato dalle due sorelle al Festival di Sanremo 1993.
Chiude l'album Il mio funerale, secondo inedito scritto dalla stessa Berté, prodotto artisticamente da Luca Mattioni e contraddistinto da sonorità reggae con venature rock, definito anche come il suo miglior brano degli ultimi anni.[3] Il testo, secondo la cantante, è un chiaro atto di accusa nei confronti di «chi si imbuca ai funerali delle persone famose e sgomita davanti alle telecamere, fingendo un'amicizia che in realtà non c'è mai stata, pur di ottenere qualche secondo di visibilità in TV o sui giornali. Non sopporto l'opportunismo e nemmeno il mostruoso narcisismo della gente comune.»[3]
Promozione
Il primo singolo estratto, È andata così, è stato promosso da un videoclip girato dalla stessa Bertè. L'album è stato raccontato dalla Berté in svariatissime video interviste di enti di primaria importanza; inoltre il 1° e il 7 aprile 2016 l'album è stato promosso in due instore: il primo alla Feltrinelli di Roma, il secondo alla Mondadori Megastore di Milano.
Domenica 10 aprile, Loredana racconta l'album esibendosi con È andata così a Domenica In su Rai 1.
Secondo la classifica annuale del 2016 pubblicata dalla Fimi[4] l’album si trova alla posizione numero 80.