Terzino sinistro dotato di un forte tiro, eccelleva nei lanci lunghi per i compagni del reparto avanzato:[1] non brillava però nella fase difensiva, risultando carente nell'uno contro uno.[1] Mostrò inoltre buone capacità nei calci piazzati.[1]
Carriera
Giocatore
Club
Udinese, Parma e Sampdoria
Cresciuto nelle giovanili dell'Udinese, comparì tre volte in prima squadra nelle stagioni tra il 1987 e il 1989.[2] Venne in seguito ceduto in prestito al Parma, con cui marcò 13 presenze e una rete,[2] ottenendo la promozione in Serie A nella stagione 1989-1990. Al termine del prestito tornò in Friuli, dove nella stagione successiva disputò il campionato cadetto giocando 30 partite senza mettere a segno alcuna rete.[2]
Impostosi all'attenzione dei club di massima serie, nell'estate del 1991 passò alla Sampdoria campione d'Italia per 5,8 miliardi di lire.[3] Esordì quindi in Serie A con la maglia dei liguri il 1º settembre 1991, in Cagliari-Sampdoria (3-2).[2]
In blucerchiato tuttavia, pur facendo emergere buone doti di dinamismo, non riuscì a imporsi come titolare, e dopo 14 presenze e una rete[2] in campionato (siglata nel successo interno contro il Parma del 1º marzo 1992[4]) e 5 presenze in Coppa dei Campioni, fece ritorno all'Udinese neopromossa in Serie A.
In questa stagione in massima serie giocò 29 incontri con i bianconeri, segnando il suo unico gol direttamente dalla bandierina del calcio d'angolo nello spareggio salvezza contro il Brescia, disputato il 12 giugno 1993 e vinto dai friulani per 3-1.[2]
Milan, Juventus e Fiorentina
Nel 1993 fu ingaggiato dal Milan per 3,2 miliardi di lire.[5] In rossonero giocò 15 spezzoni di partita in campionato,[6] 6 in Champions League (con una rete nella vittoria esterna 6-0 contro il Copenaghen[6]) e 4 in Coppa Italia,[6] nella formazione che dominò la stagione aggiudicandosi lo scudetto, la Champions League e la Supercoppa italiana.
A Torino le presenze in campionato furono 13,[7] in quanto riserva di Robert Jarni, ma permisero a Orlando di aggiudicarsi il secondo scudetto consecutivo, oltre alla Coppa Italia (dove giocò 5 gare[7]); ciò però non gli valse la conferma per la stagione successiva. Venne infatti ceduto alla Fiorentina, dove giocò ancora meno delle stagioni precedenti: disputò infatti 7 incontri in campionato,[8] e una gara in Coppa Italia,[8] che fu alla fine vinta dai toscani aggiungendo un nuovo trofeo al palmarès del terzino.[8]
Ritorno a Udine, ultimi anni
Nel 1996-1997 fece quindi nuovamente ritorno a Udine, dove disputò una discreta stagione (22 presenze[2] e quinto posto finale per i friulani), mentre nell'annata successiva (dopo aver giocato altre 2 gare con l'Udinese[2]) venne ceduto in autunno al Treviso, neopromosso tra i cadetti. Con i trevigiani rimase per due stagioni nella seconda serie, segnando cinque reti in 50 gare di campionato.[2] Nell'estate del 2000 passò al Cagliari, dove però scese in campo in sole 8 occasioni[9] nell'unica sua stagione in Sardegna, prima di passare al Padova, in Serie C1.
Con i veneti giocò due stagioni, marcando 42 presenze senza siglare alcuna rete,[10] prima di passare al Pordenone e poi al Cologna Veneta. Nel 2004 venne invece tesserato dal Tamai, militante in Serie D, dove rimase per tre stagioni, prima di disputare una stagione alla Manzanese, nel 2007-2008.
Nazionale
Mai convocato nella nazionale maggiore, ha totalizzato una presenza nella nazionale under 21, il 29 gennaio 1992 nella gara esterna contro i pari età della Grecia. Ha fatto parte della rosa che ha disputato i Giochi di Barcellona 1992, senza però scendere in campo: ha disputato solo un incontro preolimpico amichevole contro l'Egitto.
Allenatore
Dal 2008 ricopre il ruolo di allenatore-giocatore del Flumignano, squadra militante nel campionato di Promozione del Friuli-Venezia Giulia;[11] nel giugno del 2013, al termine della sua quinta stagione a Talmassons, lascia il club.[12] Dal 2014 al 2016 allena la società friulana del Sevegliano, militante in Promozione, scendendo più volte in campo. Nella stagione 2016-2017 allena la società friulana della Sangiorgina, in Prima Categoria;[13] l'esperienza, a causa del terz'ultimo posto finale e annessa sconfitta nei play-out, si conclude con l'esonero.[14] Dopo una stagione d'inattività, dal 2018 siede per due stagioni sulla panchina dell'Ol3 di Faedis, militante in Promozione.[15] Dal 2020 è l'allenatore della squadra under 17 della società giovanile Donatello di Udine.[16]