Nata negli USA da padre russo emigrato all'inizio del 1900, risulta poi figliastra del coreografo e danzatore Adolf Bolm[1], importante collaboratore dei balletti russi di Sergej Djagilev.
Segue le orme del patrigno, dal 1918 al 1924 danza con la compagnia di Djaghilev sulle scene di Londra, Parigi e Roma, dal 1922 risulta impegnata come attrice in varie produzioni di Broadway[2] e di Londra, con il nome di Kyra Alanova.
Attiva sulla scena teatrale di Parigi negli anni '30, fu ritratta da Kees van Dongen in diversi dipinti ("Portrait of Miss Alanova", "Jeune fille aux pieds nus"), in un periodo in cui probabilmente i due erano amanti[3].
Alla fine degli anni '30 arriva in Italia per una tournée nei più importanti teatri, conosce il conte Andrea Di Robilant, sceneggiatore e regista, i due si sposano poco dopo e Alanova rimane per alcuni anni a lavorare in Italia, dividendosi tra famiglia e lavoro.
Con la fine della guerra, Alanova riprende la sua attività di coreografa, fondando la compagnia Balletti Russi Alanova (di cui sarà direttore artistico Enrico Prampolini e con cui collaborerà, come scenografa e costumista, Leonor Fini) con la quale gira l'America e l'Europa sino al 1946 dopo di che ricompare negli Stati Uniti, moglie del critico di danza Irving Deakin[4].