Agustín Rubín de Ceballos vescovo della Chiesa cattolica
Particolare del ritratto del vescovo Agustín Rubín de Ceballos situato nella sagrestia che ordinò di essere costruita nella chiesa di Santa Maria dell'Assunzione di Dueñas.
Si laureò in utroque iure. Fu canonico della cattedrale di Cuenca, e alla morte del vescovo di Jaén Antonio Gómez de la Torre e Jarabeitia, re Carlo III, gli propose di succedergli nella carica, inoltre fu suo consigliere preso la Santa Sede. Durante il suo incarico di vescovo di Jaén (1780-1793), si occupò delle opere dell'altare maggiore e della pala d'altare di Sant'Eufrasio, dedicandogli una cappella nella cattedrale di Jaén; fece fronte alle spese con l'onorario che gli corrispondevano per la posizione di inquisitore generale.
Grazie a questa posizione contribuì anche alla politica del conte di Floridablanca di istituire un "cordone sanitario" per impedire la diffusione di idee rivoluzionarie a sud dei Pirenei, pubblicando nel 1790 un nuovo indice dei libri proibiti e un editto in cui si vietava la circolazione di libri che propagassero idee rivoluzionarie.
Fu nominato cavaliere dell'Ordine di Carlo III nel 1791. Fu anche un mecenate delle arti nella sua città natale, dove ordinò la costruzione della sagrestia attuale e una nuova pala d'altare per il patrono che fu completamente distrutta in un incendio nel 1948.
Sebbene la sua morte sia avvenuta a Madrid, il suo corpo fu traslato, secondo il desiderio esposto nel suo testamento, a Jaén per essere sepolto nella cappella di Sant'Eufrasio della cattedrale.