L'Aeroporto di Berlino-Tegel (IATA: TXL, ICAO: EDDT) (nome ufficiale: Flughafen Berlin-Tegel Otto Lilienthal), intitolato a Otto Lilienthal, è stato, fino all'8 novembre 2020, il principale scalo aereo di Berlino, capitale della Germania. Si trova a Tegel, a circa 8 km a nord-ovest dal centro cittadino, a pochi chilometri di distanza dall'omonimo lago Tegeler See.
Aperto al traffico civile dal 1960, fu dotato nel 1974 di una più moderna aerostazione.
Con la prevista costruzione dell'aeroporto di Berlino-Brandeburgo nei pressi del già esistente scalo di Schönefeld, Tegel, come già successo per Tempelhof nel 2008, avrebbe dovuto essere chiuso il 3 giugno 2012 ma ne è stato deciso il prolungamento dell'attività almeno fino all'inaugurazione del nuovo aeroporto o fino alla fine di ulteriori lavori di ampliamento per compensare l'aumento del traffico aereo degli ultimi anni;[1] la chiusura è stata prima posticipata al 2017[2][3] e successivamente al 2020,[1] in vista del completamento dei lavori per il nuovo aeroporto di Berlino-Brandeburgo, che è diventato l'unico scalo aeroportuale della città di Berlino.
L'aeroporto, infine, ha cessato le proprie operazioni l'8 novembre 2020[4] alle 14:30 UTC.
L'edificio del terminal aeroportuale è stato utilizzato come centro vaccinale durante la pandemia COVID-19.[5] A marzo 2022 è stato usato come centro d'accoglienza temporaneo per rifugiati ucraini.[6] A fine settembre 2023 lo spazio dove era situata la mensa aeroportuale è diventata una discoteca, chiamata Turbolence TXL, capace di ospitare un massimo di 700 persone.[7]
Trasporti
Lo scalo è direttamente collegato all'autostrada urbana A 111.
Era in progetto, inoltre, un prolungamento della linea U5 fino all'aeroporto, già in discussione dagli anni cinquanta, che però non è stato realizzato: i lavori per il prolungamento della linea, ripartiti nel 2010 e terminati nel 2020 (inglobando la linea U55), hanno riguardato il solo tratto tra Alexanderplatz e Hauptbahnhof.[8]
Note
^abI tempi di costruzione del nuovo aeroporto di Berlino-Brandeburgo si sono prolungati in maniera tale che l'aumento del traffico aereo, nel frattempo, ha reso il nuovo scalo già non più sufficientemente capace di gestire un numero così elevato di flussi rispetto al progetto iniziale. Per questo motivo, si è cercato di ricorrere a lavori di ampliamento in itinere ma si è reso necessario anche prolungare l'attività del Tegel fino alla realizzazione di un nuovo terminal o il riadattamento e inglobamento dello scalo di Schönefeld come terminal aggiuntivo a quello contiguo di Berlino-Brandeburgo. Vedi: (DE) Gerd Appenzeller, Der BER braucht ein zweites Terminal, in Der Tagesspiegel, 20 settembre 2014.