Membro dell'Esercito costituzionalista, Adolfo Ruiz Cortines fu l'ultimo presidente messicano ad aver combattuto nella Rivoluzione messicana. Egli lavorò al Ministero dell'Industria e del Commercio (in spagnolo: Secretaría de Economía) durante l'amministrazione di Adolfo de la Huerta e servì come funzionario presso il Dipartimento di Statistica dal 1921 al 1935. Ruiz Cortines entrò a far parte del Partito Rivoluzionario Istituzionale e divenne Alto funzionario del Governo del distretto federale nel 1935 e membro della Camera dei deputati per Veracruz nel 1937. Nel 1939 venne nominato tesoriere della campagna presidenziale di Manuel Ávila Camacho e nel 1940 presiedette la Segreteria generale del Governo di Veracruz assieme all'allora Governatore Miguel Alemán Valdés. Successivamente, dal 1941 al 1944 assunse la carica di alto ufficiale della Segreteria del governo (segreteria nella quale era stato titolare lui stesso).
È stato Governatore di Veracruz dal 1944 al 1948 e nel luglio dello stesso anno si fece carico della Segreteria del Governo durante l'amministrazione di Miguel Alemán Valdés.
Ruiz Cortines si presentò come candidato presidenziale per il Partito Rivoluzionario Istituzionale nel 1951 e venne eletto l'anno successivo. Durante la sua amministrazione portò avanti la riforma dell'articolo 34 della Costituzione del Messico, concedendo alle donne il diritto di voto e propose diversi interventi sulle infrastrutture, portando alla creazione dell'Istituto nazionale per l'edilizia abitativa e la Commissione nazionale per l'energia nucleare. Le sue politiche sociali inclusero l'introduzione della tredicesima mensilità. Diversamente dalle precedenti amministrazioni del PRI, egli si batté per politiche di austerità fiscale.
Ruiz Cortines fu uno dei presidenti più anziani e gli è stato riconosciuto di aver guidato il paese verso un'economia forte durante il periodo noto come il "Miracolo messicano" (in spagnolo: Milagro mexicano). È stato inserito tra i Presidenti del Messico più popolari del XX° secolo.
Successivamente, nel 1948, chiese le dimissioni dalla sua carica di governatore di Veracruz per assumere l'incarico di segretario degli Interni nel governo del suo amico e presidente Miguel Alemán. Nel 1951, Alemán presentò Ruiz Cortines come candidato alla presidenza della Repubblica per il Partito Rivoluzionario Istituzionale (PRI).
Governo
Dal 1952 al 1958 fu Presidente della Repubblica. Nel 1953 concesse il diritto di voto alle donne e nella settimana santa del 1954 il suo segretario delle finanze, Antonio Carrillo Flores, decretò la svalutazione del peso, cosa che non sarebbe più successa fino al 1976, durante la presidenza di López Portillo.
Nel 1954, l'imperatore Hailé Selassié giunse in Messico in visita di Stato, come segno di gratitudine per sostegno offerto dai messicani all'Etiopia durante l'invasione italiana del 1935.
A fronte della protesta delle ferrovie accondiscese alle richieste, ma il suo successore, Adolfo López Mateos, si ritrovò ugualmente con il problema e durante il suo governo esplose il grande sciopero delle ferrovie del 1959.
Fu nominato delegato di Financial National, senza voler ricevere alcun compenso. Nel 1962, si ritirò nella natia Veracruz, dove morì.
Jacobo Zabludosky ha trasmesso la notizia della sua morte in televisione. Il presidente Luis Echeverría ha orchestrato gli onori del funerale. Fu sepolto a Pateón de Dolores a Città del Messico.