L'8º Congresso ha dovuto subito affrontare la questione della Louisiana. Se, da una parte, il presidente Jefferson si mostrò piuttosto restio a procedere alla sua acquisizione, fu il Congresso e la sua maggioranza democratico-repubblicana a spingere e convincere il presidente a muoversi verso il suo acquisto. Oltre alla questione della Louisiana, il Congresso fu interessato da un notevole scontro politico tra il Partito Democratico-Repubblicano e il Partito Federalista riguardo alla nomina e alla rimozione di alcuni giudici federali. La maggioranza democratico-repubblicana riuscì a rimuovere (con la procedura di impeachment) un giudice distrettuale vicino ai federalisti, mentre il Partito Federalista riuscì a bloccare al Senato il tentativo della maggioranza alla Camera di rimuovere il giudice della Corte supremaSamuel Chase (anch'esso sottoposto all'impeachment)[1].
Cronologia
4 luglio 1803 - Gli Stati Uniti acquistano dalla Francia il territorio della Louisiana. La Francia controllava il territorio dal 1699 per poi cederlo alla Spagna nel 1762. Nel 1800 Napoleone era riuscito a riaffermare il controllo francese su questo territorio, nell'ambito del suo progetto di ricostituzione dell'impero coloniale francese. Tuttavia diversi avvenimenti (fra cui il fallimento nella repressione di una rivolta nell'isola di Santo Domingo) e il timore di entrare in conflitto con l'Impero britannico convinsero Napoleone ad abbandonare il suo progetto e a cedere questo territorio agli Stati Uniti. Durante le trattative tra il ministro del Tesoro francese François-Barbé-Marbois e i diplomatici americani (James Monroe e Robert R. Livingston) venne stabilita la cifra per il passaggio di proprietà del terreno: 15 milioni di dollari. L'accordo venne quindi approvato e ratificato dal Congresso.
16 febbraio 1804 - Durante la prima guerra barbaresca contro le potenze costiere del Nordafrica (il primo conflitto che vide protagonisti gli Stati Uniti fuori del suo territorio), Stephen Decatur guida un'azione militare per affondare la fregata Philadelphia, catturata dai pirati nordafricani.
12 marzo 1804 - Accusato di essere politicamente influenzato nello svolgimento delle sue funzioni, su impulso del presidente Jefferson (il quale vuole, come il Partito Democratico-Repubblicano nel suo insieme, indebolire il ruolo dei giudici di nomina federalista) il giudice della Corte suprema Samuel Chase viene sottoposto alla procedura di impeachment dopo un voto alla Camera in favore dell'attivazione della procedura (73 a favore, 32 contrari)[2].
14 maggio 1804 - Meriwether Lewis e William Clarkpartono dalla foce del fiume Dubois alla volta della costa pacifica del continente americano. La missione esplorativa, ordinata direttamente dal presidente Jefferson, ha lo scopo di studiare la botanica, la geologia e le specie animali della regione, nonché di valutare eventuali interferenze da parte di cacciatori di pelli e commercianti inglesi o franco-canadesi, i quali già da diverso tempo si sono stabiliti nell'area. Cominciano il viaggio spingendosi lungo il fiume Missouri.
1º marzo 1805 - Nonostante il Partito Democratico-Repubblicano abbia il controllo del Senato, dopo il processo di impeachment (celebrato in febbraio) il giudice Samuel Chase viene assolto dal Senato.
Emendamenti alla Costituzione
9 dicembre 1803 - Sulla scorta dell'esperienza problematica dell'elezione presidenziale del 1800, viene promosso ed approvato dal Congresso un emendamento per modificare la procedura elettiva presidenziale
15 giugno 1804 - L'emendamento entra ufficialmente a far parte della Costituzione dopo la richiesta ratifica di almeno 13 stati dell'Unione.
I senatori sono stati eletti ogni due anni, dove ad ogni Congresso soltanto un terzo di esso viene rinnovato. Prima del nome di ogni senatore viene indicata la "classe", ovvero il ciclo di elezioni in cui è stato eletto. In questo 8º Congresso i senatori di classe 2 erano in scadenza.
Nell'elenco, prima del nome del membro, viene indicato il distretto elettorale di provenienza o se quel membro è stato eletto in un collegio unico (at large).
Lewis, Jr. ha perso il seggio dopo che la Camera dei Rappresentanti (su istanza dello sfidante Moore) ha valutato non regolare il risultato elettorale.