Il 13º Congresso è stato quasi completamente coinvolto dalla guerra in corso contro la Gran Bretagna, oltretutto combattuta prevalentemente sul proprio suolo. Senza considerare il costo in termini finanziari del conflitto (il Congresso approvò più volte provvedimenti per autorizzare la richiesta di prestiti ingenti), in termini di vite umane la guerra fu un grave trauma per il paese, anche per via delle sconfitte subite durante il suo corso. La guerra arrivò addirittura nella stessa capitale. Le truppe inglesi, infatti, riuscirono a raggiungere Washington nell'agosto del 1814, mettendola a ferro e fuoco. Lo stesso Congresso fu costretto a trasferirsi presso un'altra sede, ma si decise comunque di non abbandonare la capitale[1]. Dopo mesi in cui nessuno dei due paesi riuscì ad ottenere risultati positivi alla propria causa, il Congresso autorizzò lo speaker della Camera dei RappresentantiHenry Clay a negoziare con i britannici per la pace, che venne raggiunta con l'accordo di Gand, che per poco riuscì a soffocare un crescente moto di secessione negli stati del New England[2].
27 aprile 1813 - Le forze statunitensi attraversano il lago Ontario e attaccanoYork (l'attuale Toronto), allora capitale della colonia britannica dell'Alto Canada. Mentre le forze navali bombardano York, truppe terrestri cominciano a mettere a ferro e fuoco la città mentre le forze inglesi di Roger Hale Sheaffe si ritirano verso Kingston. La vittoria statunitense non porta comunque ad un risultato tattico rilevante, dato che la gran parte della flotta britannica si trova ancorata proprio a Kingston. Il raid di York sarà vendicato dagli inglesi qualche mese dopo con l'azione su Washington.
1-9 maggio 1813 - Le forze britanniche del generale Henry Proctor (supportate dai nativi di Tecumseh) tentano l'assalto a Fort Meigs, un presidio statunitense nei pressi del lago Erie (in Ohio). Gli statunitensi riescono a respingere l'attacco
6 giugno 1813 - Un distaccamento britannico assalta di notte l'accampamento statunitense che si trova nei pressi di Stoney Creek (nell'Ontario). Per gli statunitensi, che hanno ripetutamente sottovalutato il numero e la qualità delle forze britanniche nella regione, è la fine di qualsiasi tentativo di sfondare nell'Alto Canada.
18 agosto 1813 - L'esercito spagnolo riesce a respingere l'azione dei filibusters e dei rivoluzionari texani a 20 miglia a sud di San Antonio.
30 agosto 1813 - Un gruppo di indiani Creek appartenenti alla fazione dei "Bastoni Rossi" assaltano Fort Mims (nell'odierno Alabama) e annientano la milizia e i suoi occupanti. Da diverso tempo la fazione dei Bastoni Rossi dei Creek si era assunta come obiettivo la conservazione delle tradizioni indiane e il rifiuto di qualsiasi assimilazione con il "conquistatore" statunitense. Ottenendo l'appoggio di spagnoli e britannici (che in tal modo contrastavano l'espansionismo statunitense), i Bastoni Rossi si erano lanciati in diverse azioni contro gli Stati Uniti sulla scia di quanto stava compiendo Tecumseh più a nord. Gli Stati Uniti, d'altra parte, non erano rimasti a guardare e avevano formato diverse milizie miste (composte da bianchi e indiani Choctaw e Cherokee, questi ultimi tradizionali nemici dei Creek).
10 settembre 1813 - Una squadra navale statunitense di nove vascelli sconfigge e cattura sei vascelli britannici al largo della costa dell'Ohio, sul lago Erie. Con la vittoria in questo scontro navale gli Stati Uniti ottengono il controllo del lago e riottengono il forte di Detroit.
5 ottobre 1813 - Nei pressi dell'odierna Chatham, nell'Alto Canada, gli statunitensi battono i britannici e la confederazione indiana di Tecumseh, ottenendo così il controllo dell'Ontario sudoccidentale. Nello scontro muore lo stesso Tecumseh e si sfalda la confederazione indiana da lui guidata, grande alleato dei britannici.
26 ottobre 1813 - Nel loro tentativo di spingersi verso Montréal, gli statunitensi vengono battuti dai britannici nei pressi dell'odierna Ormstown (nel Quebec).
11 novembre 1813 - Una nuova sconfitta subita dagli Stati Uniti a Morrisburg (Ontario) costringe definitivamente gli statunitensi ad abbandonare i loro progetti di conquista di Montréal.
16 novembre 1813 - I britannici annunciano il blocco navale del Long Island Sound, nei pressi di New York. Soltanto le coste del New England rimangono gli unici approdi possibili in terra statunitense.
17 dicembre 1813 - Al blocco navale britannico rispondono gli Stati Uniti, imponendo un vero e proprio embargo che colpisce i mercanti del New England che per tutto il periodo precedente hanno venduto rifornimenti ai britannici.
30 dicembre 1813 - Le forze britanniche raggiungono Buffalo e dopo la sua conquista la danno alle fiamme.
22-24 gennaio 1814 - Il generale Andrew Jackson, nonostante enormi difficoltà nel gestire il suo esercito di miliziani e alleati indiani, passa all'offensiva contro i Bastoni RossiCreek e li sconfigge in diversi scontri. Decisivo è il supporto delle milizie della Georgia.
27 marzo 1814 - Andrew Jackson continua la sua avanzata e sconfigge nella battaglia decisiva di Horseshoe Bend le forze dei Bastoni Rossi (armate da britannici e spagnoli). La strada per la conquista di Pensacola e New Orleans è aperta di fronte a Jackson e alle sue milizie.
14 aprile 1814 - Napoleone Bonaparte, dopo la sconfitta di Lipsia del febbraio precedente, viene costretto ad abdicare e a stabilirsi presso l'isola d'Elba. L'Impero britannico ha così la possibilità di concentrarsi maggiormente sulla guerra contro gli Stati Uniti.
5 luglio 1814 - Le forze statunitensi comandate dal generale Jacob Brown sconfiggono le truppe inglesi del generale Phineas Riall nella battaglia di Chippawa (Ontario). Gli statunitensi però non possono continuare la loro azione, dato che mancano di rinforzi sufficienti per continuare la loro conquista della penisola di Niagara.
25 luglio 1814 - Vicino alle cascate del Niagara i due eserciti britannico e statunitense si scontrano in una violentissima battaglia sul far della sera. Un vero e proprio massacro, che non porta ad alcun vantaggio tattico per i due schieramenti. Tuttavia il generale statunitense Jacob Brown è costretto a far ritirare i suoi verso il Fort Erie.
24 agosto 1814 - Nella battaglia di Bladensburg (nel Maryland) le rinforzate forze britanniche sconfiggono pesantemente le truppe statunitensi, dove lo stesso presidente Madison era presente e per poco non viene catturato. Nella capitale Washington, a pochi passi dal luogo della battaglia, si scatena il panico. Lo stesso giorno le truppe britanniche entrano nella capitale statunitense, abbandonata dalla milizia locale, e danno fuoco alla città. Il Campidoglio e la residenza presidenziale vengono pesantemente danneggiate e il governo si rifugia a Brookeville. È l'unica volta nella storia degli Stati Uniti in cui la sua capitale è stata occupata da una potenza straniera. Soltanto un provvidenziale temporale salva Washington dalla completa distruzione, dato che le truppe britanniche decidono di ritornare sulle loro navi. Cominciano le trattative diplomatiche a Gand, che porteranno successivamente alla pace tra Impero britannico e Stati Uniti.
6-11 settembre 1814 - Le forze navali britanniche convergono sul lago Champlain al largo della cittadina di Plattsburgh, la quale inaspettatamente resiste agli assalti britannici al comando del generale Alexander Macomb. I diplomatici inglesi a Gand non hanno più leva per poter ottenere dagli statunitensi la cessione di tutti i territori conquistati.
12-15 settembre 1814 - Anche la città di Baltimorarespinge gli assalti britannici, che non riescono a conquistare il suo fondamentale porto sull'Atlantico. La resistenza di Baltimora durante i bombardamenti della marina britannica ispira Francis Scott Key a comporre un poema, "Defence of Fort McHenry", che successivamente diventerà il testo di "The Star-Spangled Banner", l'inno ufficiale degli Stati Uniti.
15 dicembre 1814 - Il Partito Federalista degli stati del New England comincia a riunirsi a Hartford (Connecticut) e avanza numerose proteste nei confronti del governo federale per la sua conduzione della guerra e per il suo potere sempre crescente a discapito dei singoli stati.
24 dicembre 1814 - Impero britannico e Stati Uniti firmano il trattato di Gand. È la conclusione ufficiale della guerra. Il trattato prevede il ripristino dei vecchi confini e il rilascio di tutti i prigionieri di guerra.
8 gennaio 1815 - Il generale Andrew Jacksonsconfigge le truppe britanniche del generale Edward Pakenham vicino alla città di New Orleans. Ancora la notizia della pace di Gand non era giunta negli Stati Uniti.
15 febbraio 1812 - La pace di Gand viene ufficialmente ratificata dal Congresso. La ratifica della pace e la grande vittoria di Jackson a New Orleans provocano un profondo risentimento nei confronti dei delegati della conferenza federalista di Hartford. Il Partito Federalista perderà, soprattutto al Sud, gran parte del suo appoggio letterale e da quel momento in poi comincerà il suo declino.
I senatori sono stati eletti ogni due anni, dove ad ogni Congresso soltanto un terzo di esso viene rinnovato. Prima del nome di ogni senatore viene indicata la "classe", ovvero il ciclo di elezioni in cui è stato eletto. In questo 13º Congresso i senatori di classe 1 erano in scadenza.
Nell'elenco, prima del nome del membro, viene indicato il distretto elettorale di provenienza o se quel membro è stato eletto in un collegio unico (at large).
Stone si è dimesso il 24 dicembre 1814. Le successive elezioni hanno visto vincere Locke, Jr., il quale però non aveva i requisiti soggettivi per ricoprire la carica.
Brent è deceduto il 30 dicembre 1814. Il vincitore delle elezioni per il mandato successivo viene già nominato senatore per finire il mandato di questo Congresso.