La 60ª Brigata autonoma fucilieri motorizzata (in russo 60-я отдельная мотострелковая бригада?, 60-ja otdel'naja motostrelkovaja brigada, unità militare 16871) è un'unità di fanteria meccanizzata delle Forze terrestri russe, subordinata alla 5ª Armata combinata delle guardie del Distretto militare orientale e con base a Kamen'-Rybolov.
La brigata è stata inizialmente costituita nel luglio 1942 presso Ussurijsk come 218ª Brigata corazzata, e assegnata alla 25ª Armata del Fronte dell'Estremo Oriente.[1] Il 9 agosto 1945 fu trasferita alle dipendenze della 5ª Armata, con la quale partecipò all'invasione sovietica della Manciuria contro le forze giapponesi.[2] Per le sue azioni durante l'attraversamento del fiume Ussuri, lo sfondamento delle linee fortificate nemiche e la conquista di Mishan, Yanji e Harbin la brigata venne insignita il 19 settembre 1945 dell'Ordine della Bandiera Rossa.[1]
Dopo la fine della seconda guerra mondiale, l'8 dicembre 1945, la brigata è stata riorganizzata nel 218º Reggimento corazzato della 2ª Divisione corazzata,[3] la quale nel corso degli anni ha subito diversi cambi di struttura e denominazione fino a diventare nel 1990 la 127ª Divisione artiglieria mitragliera.[4]
In seguito alla dissoluzione dell'Unione Sovietica la divisione entrò a far parte delle Forze terrestri russe. Nel 2009 è stata ridimensionata, diventando la 59ª Brigata fucilieri motorizzata, mentre sulla base del 218º Reggimento è stata costituita l'attuale 60ª Brigata fucilieri motorizzata.[5]
A partire dal 2022 è stata impiegata durante l'invasione russa dell'Ucraina, combattendo inizialmente sul territorio dell'autoproclamata Repubblica Popolare di Doneck. Ad aprile ha attaccato a sud di Horlivka in direzione di Kostjantynivka, ma senza ottenere successi.[6] Nei mesi successivi è rimasta schierata nell'area di Donec'k.[7] All'inizio del 2023 è stata trasferita nel settore di Velyka Novosilka.[8] Qui la brigata è stata investita dalla controffensiva estiva ucraina, difendendo strenuamente il villaggio di Urožajne insieme alla 136ª Brigata fucilieri motorizzata delle guardie.[9] Il 5 luglio è stato ucciso in combattimento in questo settore il comandante del battaglione corazzato della brigata, maggiore Dmitrij Šljapkin.[10] A causa degli attacchi dei marines ucraini, in particolare della 35ª Brigata fanteria di marina, è stata costretta ad abbandonare la posizione il 15 agosto dopo aver subito gravi perdite.[11][12] A settembre è invece riuscita, grazie al supporto di unità del VDV, a respingere la 23ª Brigata meccanizzata ucraina da Pryjutne.[13] Nei mesi successivi ha continuato ad operare nel settore, finché a marzo 2024 ha supportato un attacco della 5ª Brigata corazzata e della 37ª Brigata fucilieri motorizzata in direzione di Staromajors'ke.[14] All'inizio di maggio la 5ª e la 60ª Brigata sono riuscite ad avanzare verso Urožajne, mettendo piede nella periferia meridionale del villaggio difeso dalla 58ª Brigata motorizzata.[15] Per ripianare le perdite subite, a giugno la brigata è stata rinforzata con il 1440º Reggimento fucilieri motorizzato (unità militare 95381), composto da personale mobilitato.[16]
All'inizio di agosto il 28º Battaglione fucilieri della brigata è stato trasferito nell'oblast' di Kursk per contrastare l'offensiva ucraina in territorio russo.[17][18]