Noi vogliam Dio, Vergin Maria adalah himne Maria dari tradisi rakyat Italia yang menjadi lagu kebangsaan Negara Gereja pada permulaan abad ke-19. Tidak diketahui siapa yang menggubah musik dan menulis liriknya. Liriknya sendiri ditulis dalam bahasa Italia dengan unsur dialek Romawi. Lagu kebangsaan ini digantikan oleh Marcia Trionfale pada tahun 1857.
Lagu ini kini masih digunakan sebagai nyanyian liturgi, khususnya selama upacara prosesi.
Noi vogliam Dio, Vergin Maria, benigna ascolta il nostro dir, noi t’invochiamo, o Madre pia, dei figli tuoi compi il desir.
Chorus: Deh benedici, o Madre, al grido della fe’, noi vogliam Dio, ch’è nostro Padre, noi vogliam Dio, ch’è nostro Re. noi vogliam Dio, ch’è nostro Padre, noi vogliam Dio, ch’è nostro Re.
Noi vogliam Dio nelle famiglie dei nostri cari in mezzo al cor; sian puri i figli, caste le figlie, tutti c’infiammi di Dio l’amor.
Noi vogliam Dio in ogni scuola perché la cara gioventù la legge apprenda e la parola della sapienza di Gesù.
Chorus: Deh benedici, o Madre...’,
Noi vogliam Dio nell’officina perché sia santo anche il lavor; a Lui dal campo la fronte china alzi fidente l’agricoltor.
Noi vogliam Dio nella coscienza di chi l’Italia governerà! Così la patria riavrà potenza e a nuova vita risorgerà.
Noi vogliam Dio, dell’alma è il grido, che a piè leviamo del santo altar. Grido d’amore ardente e fido, per tua man possa al ciel volar.
Noi vogliam Dio, l’inique genti contro di lui si sollevar. E negli eccessi loro furenti osaron stolti Iddio sfidar.
Noi vogliam Dio, Dio nella scuola, vogliam che in essa la gioventù studi la santa di lui la Parola, miri l’ immagine del buon Gesù.
Noi vogliam Dio, nel giudicare a Dio s’ispiri il tribunal. Dio nelle nozze innanzi all’altare, Dio del morente al capezzal.
Noi vogliam Dio, perché al soldato coraggio infonda nel guerreggiar, sì che a difesa del suo amato d’ Italia sappia da eroe pugnar.
Noi vogliam Dio, quest’ almo grido echeggi ovunque in terra e in mar, suoni solenne in ogni lido, dove s’ innalza di Dio l’ altar.
Noi vogliam Dio, le inique genti rigettan stolte il suo regnar, ma noi un patto stringiam fidenti, ne fia chi osi più Iddio sfidar.
Noi vogliam Dio, nei tribunali egli presieda al giudicar. Noi lo vogliamo negli sponsali, nostro conforto allo spirar.