Scrisse alcune opere sui suoi viaggi e su i fumetti di The Literary World.[3] La sua poesia satirica più famosa era, Nothing to wear, che fu pubblicata anonimamente nel settimanale Harper's Weekly nel 1857.[4][5]
Note
^Appleton's cyclopaedia of American biography, 6 vols, 1888
^Hall, H., America's successful men of affairs, 2 vols, 1895-96.
^Duyckinck, E. A. & Duyckinck, G. L., Cyclopaedia of American Literature, 2 vols, 1856
^The national cyclopaedia of American biography, 11 vols, 1898-1909