La virgola è uno dei segni di interpunzione più utilizzati. È il più breve segno di pausa e corrisponde nella lettura a un minutissimo intervallo della voce.[1]
Appare graficamente come un punto fermo allungato verso la direzione in basso a sinistra ed è situato in basso a sinistra prima dello spazio fra le parole.[2] Alla sua forma rimanda il suo nome dal latinovirgula -ae "bastoncino piccola verga".[3]
Uso
Nella lingua italiana, le norme che regolano l'uso della virgola sono piuttosto complesse, ma possono essere riassunte in alcuni punti.
Per fare il pane occorrono la farina, il lievito, l'acqua, un pizzico di sale.
Quando l'ultimo elemento di un elenco è preceduto dalla congiunzione e, l'uso italiano generalmente omette la virgola prima dell'ultimo elemento:
Negli ultimi cinque minuti sono transitati due motorini, tre biciclette, un camion con rimorchio e quattro pedoni in fila indiana.
In altre lingue, come l'inglese, l'uso di una virgola in detta posizione (virgola di Oxford) è materia di dibattito.
Per separare la proposizione dipendente (o secondaria) dalla proposizione reggente (o principale) da cui dipende. Questo può avvenire in tre casi diversi:
Quando la secondaria precede la principale: Se fossi ricco, mi comprerei un'isola.
Quando la secondaria segue la principale: Nel deserto vivono pochi animali, perché le condizioni ambientali sono proibitive.
Quando la secondaria è inserita all'interno della principale (inciso): Il mio migliore amico, che è un grande tennista, ha vinto molti tornei.
Quando però la proposizione secondaria è strettamente connessa alla proposizione principale, la virgola non viene usata:
Non devi guardare il sole se non vuoi ferirti la vista.
Per separare proposizioni tra di loro indipendenti, ma connesse logicamente:
La bambina corre nel prato, vede un fiore, si ferma, lo guarda e poi lo coglie.
Dopo le espressioni "Sì" e "No":
Sì, sono stato io a chiamarti.
No, non mi interessa.
Dopo le frasi introduttive:
Visto che è tardi, me ne andrò a dormire.
Se i miei calcoli non sono errati, dovresti farcela.
Mario rispose, senza alcun dubbio, che era pronto per l'incarico.
Giacomo Leopardi, famoso poeta italiano, nacque a Recanati.
La funzione di separatore della virgola fa in modo che in alcuni casi la sua posizione o la sua stessa presenza o meno sia determinante per il significato della frase.
Grazia, impossibile giustiziarlo!
Grazia impossibile, giustiziarlo!
Il fratello di Viviana che vive a Londra lavora in una banca d'affari. (Viviana ha più di un fratello e uno di loro vive a Londra)
Il fratello di Viviana, che vive a Londra, lavora in una banca d'affari. (Viviana ha un solo fratello e questi vive a Londra)
Un caso notevole in cui la virgola non è usata è la separazione tra soggetto e predicato, o tra predicato e complemento oggetto:[6] nessuna punteggiatura è infatti usata in questi casi. Le seguenti frasi sono perciò scorrette:
I principali esperti del settore, hanno dichiarato che il reperto è molto antico.
I principali esperti del settore, apprezzano quel reperto.
Questa regola si riferisce alla singola virgola posta tra i due elementi. La frase:
I principali esperti del settore, riuniti in simposio, hanno dichiarato che il reperto è molto antico.
è corretta perché le due virgole racchiudono un inciso.
Facoltativa, al fine di far comprendere correttamente il discorso, è la virgola posta davanti al predicato, quando il soggetto è composto da una serie di subordinate. La frase:
La mamma che accompagna il figlio al parco, la maestra che insegna agli scolari che la ascoltano attenti, il poliziotto che sorveglia il quartiere mentre è in servizio, sono situazioni positive.
è corretta perché l'ultima virgola, posta prima del verbo della principale, agevola il lettore nel seguire il senso del costrutto.
In alcune lingue e paesi, tra cui l'Italia, la virgola è utilizzata anche in matematica per separare la parte intera da quella frazionaria in uno stesso numero: 25,32 €.[7]
Il segno diacritico utilizzato nell'alfabeto lettone per formare le cinque consonanti palatalizzate ģ, ķ, ļ, ņ e ŗ, invece, pur essendo graficamente simile a una virgola, è in realtà una cediglia.