Nel 1026, all'età non più giovanissima (per quei tempi) di 26 anni, sposò per motivi politici il quarantunenne margravio di Meißen della stirpe degli EccardingiEccardo II (985-1046) e si trasferì nel castello di Albrechtsburg di quella città, dove visse per vent'anni[3]. Si sa che Uta sfuggì al rogo dopo aver affrontato un processo per stregoneria, situazione assai imbarazzante per l'austero consorte[4].
La coppia non ebbe prole ed Eccardo, ultimo degli Eccardingi, alla loro morte a Meißen nel 1046 a causa di un'epidemia, dovette lasciare il margraviato a Guglielmo III di Weimar. Eccardo prima di morire fece una cospicua donazione all'abbazia di Gernrode, retta dalla probabile cognata Hacheza di Ballenstedt. Furono sepolti nella cattedrale di Naumburg accanto agli antenati di lui, ma le tombe furono in seguito rimosse.