Umm el-Qa'ab, "La madre dei vasi" (in araboأم القعاب?, Umm al-qaʿāb) è il nome moderno di una necropoli egizia. Il nome è legato alla grande quantità di frammenti di ceramica scoperti nella zona.
L'antichissima necropoli si chiamava "Peqer" in geroglifico:
"pqr"
Situata nei pressi di Abido (26°10′30″N 31°54′29″E26°10′30″N, 31°54′29″E), a circa 2 chilometri di distanza in direzione sud-ovest, fu scoperta da Émile Amélineau nel 1895 e ospita più di 650 sepolture, tra cui quelle di sovrani predinastici e della I e II dinastia egizie.
Tutte le sepolture sono costituite da camere sotterranee a cui, si ritiene, fosse sovrapposta una mastaba.
La necropoli
La necropoli è divisa in due cimiteri distinti con numerose inumazioni dalle tombe di varie dimensioni e delle quali ci sono pervenute solo le camere sotterranee essendo completamente scomparse le sovrastrutture.
Vicino alle sepolture reali, vi sono le tombe dei funzionari che avevano servito il proprio faraone, come avveniva durante l'Antico Regno.
In origine, Peqer, era un umile cimitero del periodo Naqada I che si sviluppò e acquisì importanza fino al periodo di Naqada III quando vi furono seppelliti i primi re predinastici e successivamente del protodinastico divenendo così una necropoli reale fino alla II dinastia.
Nella necropoli di Peqer venne seppellita la testa di Osiride trasformando così la necropoli nel più importante centro di culto del dio, dove tutti si recavano in pellegrinaggio celebrando i Misteri di Osiride.
Secondo l'antica tradizione, con il nome di Peqer veniva indicato anche l'albero, non identificato, che cresceva sulla tomba di Osiride, similmente ad altri alberi associati con le divinità.
Durante il Nuovo Regno il culto di Osiride si sviluppò ulteriormente e il sito continuò ad essere meta di pellegrinaggi con offerte votive costituite da piccoli vasi e stele. Dai frammenti, veramente numerosi, ha preso il nome la località.