Il Type 10 appartiene alla quarta generazione di carri armati progettati e costruiti in Giappone, dopo il Type 61 entrato in servizio nel 1961, il Type 74 introdotto nel 1974, e il Tyoe 90 divenuto operativo dal 1990.[1]
Progetto e sviluppo
Il Type 10 nacque dall'esigenza di fornire alla JGSDF un carro armato che potesse davvero spostarsi facilmente attraverso il Giappone, che fosse più agile e leggero, ma anche più veloce e manovrabile.[2] Ciò rientrava nei nuovi criteri operativi della JGSDF basati su reparti a elevata mobilità e rapido intervento, in grado di essere trasportati celermente in ogni zona del Giappone, anche la più remota.[2] Ma doveva anche risolvere un problema logistico pratico, perché il carro armato Type 90, a causa del suo peso, non poteva attraversare gran parte dei ponti giapponesi, rimanendo confinato in alcune zone settentrionali (in particolare in Hokkaidō dove era stanziata la 7ª Divisione).
Lo sviluppo è stato avviato nel 2002 dal Technical Research and Development Institute (TRDI) dell'Agenzia della Difesa (poi divenuta Ministero della Difesa nel 2007), e si è concluso nel 2009. Al progetto fu assegnato il nome provvisorio TK-X. La costruzione dei prototipi fu affidata a Mitsubishi Heavy Industries che provvide a fabbricare alcuni esemplari sperimentali dal 2002 al 2008, eseguendo i test dal 2004 al 2009. I requisiti chiedevano un miglioramento della potenza di fuoco, della mobilità, della protezione, con una concomitante riduzione delle dimensioni e soprattutto del peso. Inoltre era richiesta l'introduzione di avanzate tecnologie per la gestione delle informazioni e della comunicazione dei dati.
Nel 2009 il Ministero della Difesa ha approvato il nuovo mezzo corazzato ritenendolo idoneo e corrispondente alle specifiche, e nel 2010 è entrato ufficialmente in servizio nella JGSDF.
Storia
Il secondo prototipo fu presentato alla stampa il 13 febbraio 2008 nella sede del Technology Research and Development Institute (TRDI) a Sagamihara nella prefettura di Kanagawa.[3] Spiegando le caratteristiche del nuovo carro armato, fu data grande enfasi alle capacità C4ISTAR, alle sue prestazioni, alla potenza di fuoco, alle protezioni e alla mobilità.[4]
Una maggior utilizzazione di componenti modulari è stata una significativa evoluzione se comparata con il precedente Type 90. Il comandante del carro in questo modello gode di una posizione più elevata e a destra, in grado di offrirgli una più ampia panoramica.
Il veicolo è armato con un nuovo cannone a canna liscia da 120 mm sviluppato dalla Japan Steel Works, che ha anche prodotto il 120 mm Rheinmetall L44 per il Type 90. Inoltre il cannone è compatibile con i proietti standard NATO da 120 mm.[5]
Nel 2008 il costo di sviluppo dell'intero programma si aggirava a circa 48,4 miliardi di yen. Inizialmente per ogni esemplare si ipotizzava un costo unitario di 700 milioni di yen, ma nel corso degli anni è aumentato notevolmente, e nel 2019 il costo unitario era valutato intorno a 1,5 miliardi di yen.[5]
La Difesa giapponese ha formalizzato l'adozione del nuovo carro armato nel dicembre 2009. Nel 2010 il Ministero della Difesa giapponese ne ha ordinato i primi 13 esemplari della produzione in serie a un costo unitario di 945 milioni di yen, che sono presto entrati in servizio nella JGSDF.[6] Nel 2017 il numero di Type 10 operativi era già arrivato a 88 esemplari.[1]
Caratteristiche tecniche
Il Type 10 è lungo 9,42 metri, ha una larghezza di 3,24 metri, e un'altezza di 2,3 metri, ed è quindi leggermente più piccolo del precedente Type 90 (circa 38 cm più corto), ma ha la stessa altezza.[3] Nella configurazione standard ha un peso di 44 tonnellate, ossia 6 tonnellate in meno rispetto al Type 90, ma ha anche altre due configurazioni, quella basica con soltanto gli elementi essenziali ridotta a 40 tonnellate, e quella con protezioni aggiuntive alla corazzatura che può aumentare il peso fino a 48 tonnellate.[3] Una caratteristica del Type 10 è appunto la sua corazzatura modulare che prevede sezioni che possono essere rimosse o aggiunte, combinando diverse soluzioni. La riduzione di peso è stata ottenuta anche grazie all'impiego di materiali conpositi, in particolare ceramica e fibra di carbonio, combinati con piastre d'acciaio.[3] Quest'ultime sono prodotte con un acciaio speciale con struttura policristallina finissima che rende il metallo più resistente ai colpi dei proiettili.
Il motore è un turbodiesel sovralimentato V8 a quattro tempi Mitsubishi 8VA34WTK, raffreddato ad acqua, capace di erogare una potenza di 1.200 CV. Ciò consente di raggiungere una velocità massima di 70 km/h. Le sospensioni idropneumatiche permettono di adattarsi facilmente al terreno, e soprattutto forniscono la capacità di cambiare assetto al mezzo, inclinandolo in avanti, oppure posteriormente, e anche di lato a destra e sinistra. Ciò semplifica il tiro del cannone principale, potendo regolare l'altezza del carro armato, e crea le condizioni per nasconderlo al meglio fra la boscaglia e le colline per effettuare degli attacchi di imboscata.
L'armamento è costituito dal cannone principale, progettato e costruito da Japan Steel Works, calibro L44 a canna liscia da 120 mm. Le munizioni includono i penetratori cinetici APFSDS, e sono compatibili con il munizionamento NATO da 120 mm. Questo cannone è dotato di un dispositivo di caricamento automatico, e l'alimentazione è del tipo a cinghia. L'armamento secondario è rappresentato da una mitragliatrice coassiale Sumitomo Type 74 da 7,62 mm e una brandeggiabile Browning M2HB.
Il dispositivo di comando e controllo del tiro è dotato di un sistema di puntamento automatico che mantiene il cannone in direzione del bersaglio anche quando il carro armato è in movimento. Inoltre è possibile sparare comunque e sempre al bersaglio, anche in movimento, con un'elevata precisione e letalità. Il carro armato può scambiare informazioni con gli altri veicoli per l'acquisizione dei bersagli.
Una grossa telecamera a infrarossi è montata sulla torretta in una posizione molto elevata, dietro il periscopio del comandante, ed è in grado di ruotare completamente a 360 gradi.
Il Type 10 ha esaltato particolarmente le dotazioni di sistemi elettronici C4ISTAR (Command, Control, Communications, Computers, Intelligence, Surveillance and Reconnaissance) integrando le attività con il controllo dei computer e delle comunicazioni.
Accordo di esportazione
Nel gennaio 2014 i media riferirono la manifestazione di interesse da parte del governo turco per l'acquisto e la produzione su licenza del motore del Type 10, ma la proposta venne rifiutata già a marzo dello stesso anno. La legislazione giapponese sull'esportazione di armi era infatti molto restrittiva in tal proposito, e non permetteva la vendita se non a particolari condizioni.
^Japanese Ministry of Defense Technology Research and Development Institute (TRDI) Copia archiviata, su mod.go.jp. URL consultato il 10 maggio 2010 (archiviato il 1º settembre 2010).