(EN) Donald J. Trump v. Norma Anderson, Michelle Priola, Claudine Cmarada, Krista Kafer, Kathi Wright, and Christopher Castilian (IT) Donald J. Trump contro Norma Anderson, Michelle Priola, Claudine Cmarada, Krista Kafer, Kathi Wright, and Christopher Castilian
Per queste ragioni, il Presidente fronteggiò (anche con l’idea di vedersi applicare contro, nel caso, il XXV emendamento), successivamente alla sua dipartita dalla Casa Bianca, un processo di impeachment (da alcuni considerato tecnicamente incostituzionale, vista la cessazione dell’incarico), cui tuttavia egli sopravvisse, venendo assolto, nonostante il voto di 57 favorevoli e 43 contrari, per il mancato raggiungimento del quorum dei 2/3 per condannare.[2]
Difatti, la sezione del XIV emendamento, recitando:
«Nessuno potrà essere Senatore o Rappresentante nel Congresso, o elettore per il Presidente e il Vice-Presidente o potrà tenere qualsiasi ufficio, civile o militare, presso gli Stati Uniti o presso qualsiasi Stato, se, avendo previamente prestato giuramento come membro del Congresso o come funzionario degli Stati Uniti o come membro del Legislativo di uno Stato o come funzionario amministrativo o giudiziario in uno Stato di difendere la Costituzione degli Stati Uniti, abbia preso parte ad una insurrezione o ribellione contro di essi o abbia dato aiuto o sostegno ai loro nemici. Ma il Congresso può, col voto dei due terzi di ciascuna Camera, rimuovere questa causa di interdizione.»
(XIV emendamento della Costituzione degli Stati Uniti, sez. 3)
avrebbe potenzialmente potuto escludere una candidatura di Trump, sebbene il linguaggio vago della disposizione, figlia dell’era della ricostruzione post-guerra civile, fece dubitare se vi potesse rientrare anche la Presidenza.[4]
Corte distrettuale e suprema del Colorado
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Concedendo un atto di certiorari in via accelerata il 5 gennaio 2024 (dopo l’appello del Partito Repubblicano il 27 dicembre e, contemporaneamente, di Trump il 3 gennaio),[5] la Corte ha ascoltato gli argomenti orali l’8 febbraio.[6]
Note
Esplicative
^Conosciuta come Anderson contro Griswald fino all’appello in Corte suprema
^La giudice Amy Coney Barrett ha concorso in giudizio dichiarando che la questione non avrebbe dovuto definire quale ramo avesse dovuto avere competenza a decidere, mentre le giudici Ketanji Brown Jackson, Elena Kagan e Sonia Sotomayor hanno criticato l’assegnazione dell’esclusività di tale potere al Congresso.