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La triplice risposta di Lewis o triplice reazione di Lewis è un processo di natura infiammatoria a carico degli strati più superficiali della cute. Prende il nome dal cardiologo britannico Sir Thomas Lewis (1881-1945) che nel 1927 descrisse il fenomeno.
Trattasi di una suddivisione temporale dei fenomeni epidermici legati ad eventi biochimici osservabili in seguito a stimolazione non lesiva con un oggetto appuntito[1][2]:
La pressione e lo sfregamento della cute producono una linea bianca dovuta al momentaneo arresto del microcircolo che nel giro di 3-15 secondi assume una colorazione rossastra data dalla vasodilatazione inconsistente e transitoria dei vasi direttamente interessati.
Dopo 20-40 secondi è possibile osservare un alone rosso che si espande a partire dalla linea. Ciò è dovuto alla vasodilatazione riflessa delle arteriole pre-capillari che si trovano nelle immediate vicinanze del processo infiammatorio.
Dopo circa 1-3 minuti la linea rossa perde il suo colore per assumere una tonalità molto più chiara e rigonfiarsi formando un ponfo edematoso. In questa fase si hanno stasi e marginazione leucocitaria con aumento della permeabilità della barriera endoteliale, fenomeno responsabile del gonfiore edematoso dovuto all'accumulo di liquido nello spazio extravascolare.
La rapida insorgenza dei fenomeni vascolari è determinata dal rilascio di alcuni mediatori biochimici tra cui l'istamina, che ha un ruolo preponderante[3].
Note
^ Rapini, Ronald P.; Bolognia, Jean L.; Jorizzo, Joseph L., Dermatology: 2-Volume Set, St. Louis, Mosby, 2007, p. 247, ISBN1-4160-2999-0.