Capostipite di una famiglia di costruttori di strumenti attivi fino alla fine del Seicento, fu dal 1594 Matematico e Orafo dei duchi di Baviera. Eseguì strumenti di notevole complessità e di pregevolissima fattura.
Produzione
La sua produzione ebbe inizio circa 1582, dal suo laboratorio uscirono astrolabi, orologi solari e quadranti grazie anche all'aiuto del figlio Tobias Volckmer junior. Nel 1608 costruì il quadrante oggi conservato presso il Museo Galileo. Ha inoltre creato gli strumenti e gli orologi per il duca bavarese Maximilian. L'ultimo strumento da lui realizzato è datato 1624.
Opere
Usus novi cuiusdam instrumenti quo praeter alia mathematica quae inde cognoscimus etiam artificiosissime simul et facillime mensurare possumus mediantibus varijs triangulis qui subinde adhibentur, 1596.
Bibliografia
(DE) E. Zinner, Deutsche und Niederlandische astronomische Instrumente des 11. bis 18. Jahrhunderts, Munich, 1976, pp. 574-577.
Miniati Mara, Massimo Rudan, Il quadrante universale di Tobias Volckemr di Brunswick, in Annali dell'Istituto e Museo della Storia della Scienza di Firenze, vol. 1981, pp. 241-246.