Tiberio Giulio Mitridate Filogermanico[1] (in greco antico: Τιβέριος Ἰούλιος Μιθριδάτης Φιλογερμανικός?, Tibérios Iúlios Mithridátes Philogermanikós; ... – Roma, 69), chiamato nella storiografia moderna Mitridate II del Bosforo o Mitridate VII (come continuazione della numerazione della dinastia materna), è stato un sovranobosforano, re del Bosforo Cimmerio dall'41 al 45.
Venne in seguito esiliato dal regno per essersi ribellato ai romani e Claudio lo fece portare a Roma, dove poi fu ucciso sotto Galba.
ll padre di Mitridate, Aspurgo, morì nel 38, lasciando il regno in mano alla sua seconda moglie Gepepiride;[2] questa regnò per poco tempo fino a che l'imperatore Caligola affidò il regno a Polemone II.[3] Sotto Claudio, però, nel 41, il senato romano dichiarò Mitridate legittimo sovrano del Bosforo Cimmerio, anteponendolo al figlio di Gepepiride, Cotys.[4] Mitridate sposò una donna il cui nome è stato rinvenuto solo in parte in un'iscrizione, Pai... (probabilmente Pairisade, Pairisalo o Pairifane).[5] Non ascoltando i consigli della matrigna, nel 44 Mitridate iniziò una politica che tendeva a rompere il rapporto di clientelismo che il Bosforo Cimmerio aveva con l'impero romano. Mitridate inviò quindi a Roma il fratellastro per cercare di non far scoprire all'imperatore Claudio i suoi progetti, ma Cotys disse tutto all'imperatore, che lo ricompensò con il regno del fratello.[6]
Esilio e morte (45-69)
Mitridate fu quindi costretto a scappare presso le tribù dei sarmati nel 45, lasciando il regno al fratellastro; dopo aver atteso quattro anni formando alleanza, Mitridate attaccò nel 49 il popolo dei Dandari, guadagnando un'ottima posizione per attaccare il fratellastro.[7] Tuttavia il governatore della Mesia, Aulo Didio Gallo, aiutato da Cotys e dal capo della tribù sarmata degli Aorsi, Eunone, si scontrò con Mitridate che, sconfitto, venne abbandonato dai suoi alleati.[8] Mitridate fu risparmiato e invece che condannato a morte fu portato a Roma,[9] dove visse fino al 69 quando l'imperatore Galba lo fece uccidere per presunta cospirazione.[10]
Note
^Il titolo "Filogermanico" è attestato da un'iscrizione rinvenuta a Gorgippia datata al 41 e stava probabilmente ad indicare il rapporto di clientelismo con Claudio (Rose 2013, p. 231).