L'ingegnere Herbert von Thaden, fondatore della Thaden Metal Aircraft Company a San Francisco, California, sviluppò il suo primo aereo nella seconda metà degli anni venti del XX secolo.[4] Si trattava un aereo da trasporto passeggeri monoplano, di costruzione interamente metallica.[4] L'ala, posta in posizione alta, era realizzata interamente in duralluminio, e ricoperta da pannelli rivettati, anch'essi in duralluminio, e collegata alla fusoliera tramite due puntoni per lato.[4] La fusoliera era realizzata in tubi di duralluminio, e ricoperta di pannelli rivettati.[4]
I piloti si trovavano in posizione avanzata, divisi dalla cabina passeggeri da un apposito pannello.[4] Tale cabina, insonorizzata, poteva ospitare da 6 a 8 otto persone, e la porta di carico si trovava sul lato sinistro, subito dietro all'ala.[4] La propulsione era assicurata da un singolo motore radiale Pratt & Whitney R-1340-8 Wasp a 9 cilindri, raffreddato ad aria erogante la potenza di 425 CV (317 kW), ed azionante un'elica bipala Standard Steel.[5] La capacità carburante dei serbatoi alari era pari a 120 galloni.[4] Il carrello di atterraggio era triciclo, posteriore, fisso con di pattino di coda, dotato di ammortizzatori oleopneumatici sulle gambe principali.[5] La velocità di atterraggio era di 83 km/h (52 mph).[5]
Il T-1 rimase in servizio fino al marzo 1933, quando venne distrutto in un incidente mentre sorvolava l'Alaska.[3] Nel 1986, la fusoliera semidistrutta dell'aereo fu recuperata trasferita al Hiller Aviation Museum di San Carlos, California, dove si trova tuttora esposta.[3]