Nata nel 1924 a Brooklyn, è morta d'infarto nel 1989, all'età di 64 anni, presso il Mount Sinai Hospital di Manhattan.
Carriera musicale
Brown intraprese una formazione musicale classica alla Juilliard School a sedici anni, ma dal 1947 si avvicinò al jazz e al blues dopo aver incontrato Leonard Bernstein a Tanglewood[2]. Insieme alla pianista Ruth W. Greenfield, nel 1951 Brown fu tra le fondatrici del Fine Arts Conservatory di Miami, definito dal New York Times come "uno dei primi teatri e scuole d'arte razzialmente integrati degli Stati Uniti meridionali."[3]
Negli anni '50 la Brown sviluppò uno stile rhythm and blues simile a quello di Ma Rainey e Bessie Smith, e nello stesso periodo pubblicò un album intitolato A Torch for Tally assieme al Jimmy Diamond Quartet, contenente brani come Limehouse Blues, Honeysuckle Rose, e My Man. Venne inoltre scritturata nelle produzioni di Mame, The Pajama Game, Medea e altri spettacoli che furono messi in scena a Broadway e non. Negli anni '60 e '70 cantò in importanti nightclub di New York come il Reno Sweeney's e lo S.N.A.F.U., esibendosi abitualmente anche ai Continental Baths, una sauna gay.
Dopo la sua morte, il New York Times pubblicò un necrologio ricordandola per le sue intense e drammatiche interpretazioni di canzoni di Kurt Weill, dei Rolling Stones e di David Bowie.
Carriera da attrice
Brown iniziò la sua carriera di attrice apparendo nei film Batman Dracula (1964) e Camp (1965), entrambi diretti da Warhol. Apparve inoltre in alcuni film sperimentali come Brand X (1970) e The Illiac Passion (1964-67), oltre che nel film horror Silent Night, Bloody Night (1974).