Servitore del clan Ōtomo, combatté al fianco del padre durante l'assedio di Iwaya nel 1586. La difesa non ebbe successo e il padre di Muneshige commise seppuku mentre il castello cadeva nelle mani del clan Shimazu. Più tardi quello stesso anno Muneshige combatté per difendere il castello di Tachibana sempre contro gli Shimazu; quando divenne chiaro che anche questo castello sarebbe caduto, Muneshige uscì dal castello e inflisse pesanti perdite al clan Shimazu fuggendo.
Decise di sostenere Ishida Mitsunari contro Tokugawa Ieyasu nel 1600 e guidò 1.000 uomini nell'assedio di Ōtsu (provincia di Ōmi). Anche se il castello cadde, Muneshige non fu in grado di combattere nella battaglia di Sekigahara a causa della durata dell'assedio. Nondimeno, fu privato dei suoi domini all'indomani della sconfitta di Mitsunari. Nel 1611 gli fu dato un feudo nello han di Tanakura (provincia di Mutsu, 20.000 koku) e riuscì a riavere il dominio di Yanagawa nel 1620.
^Per i biografati giapponesi nati prima del periodo Meiji si usano le convenzioni classiche dell'onomastica giapponese, secondo cui il cognome precede il nome. "Tachibana" è il cognome.