Quando lo storico aretino scriveva della Madonna si erano già perse le tracce e il tabernacolo si trovava nello scrittoio di Cosimo I. Nel 1589 l'opera era nella Tribuna degli Uffizi sistemata in quadretti a mo' di miniature, su cornici d'ebano.
Descrizione e stile
Il tabernacolo chiuso mostra l'Annunciazione a monocromo e aperto la scena della Circoncisione e della Natività. Il gusto rimanda in più elementi alla pittura fiamminga, come il legno che nella scena della Natività appare proteso verso lo spettatore come se si proiettasse illusionisticamente fuori dalla tavola. Il paesaggio della Natività rimanda a esempi umbri, in particolare di Perugino, che d'altronde derivano a loro volta dalla pittura fiamminga di Hans Memling e altri.