Supernova di tipo Ia

Immagine nei raggi X del resto della Supernova 1572 (la Nova di Tycho), una supernova di tipo Ia osservata nel 1572 dall'astronomo danese Tycho Brahe.[1] (credit: ASA/CXC/Rutgers/J. Warren, J.Hughes et al.)

Una supernova di tipo Ia è una tipologia di supernova originata dall'esplosione di una nana bianca. Una nana bianca è ciò che resta di una stella di massa medio-piccola che ha completato il suo ciclo vitale e al cui interno la fusione nucleare è cessata; tuttavia, le nane bianche al carbonio-ossigeno, le più comuni dell'Universo,[2] sono in grado, se le loro temperature salgono a sufficienza, di far perdurare le reazioni di fusione, che rilasciano una gran quantità di energia.

Da un punto di vista fisico, le nane bianche a lenta rotazione[3] possiedono una massa limite, definita limite di Chandrasekhar, che equivale a circa 1,44 masse solari (M).[4] Questa è la massa più elevata che può essere supportata dalla pressione esercitata dagli elettroni degenerati; oltre questo limite le nane bianche tendono a collassare. Se una nana bianca aumenta gradualmente la propria massa accrescendola da una compagna in un sistema binario, si ritiene che, nel momento in cui si approssima al limite, il suo nucleo possa raggiungere la temperatura richiesta per la fusione del carbonio. Se la nana bianca si fonde poi con un'altra stella (un evento in realtà molto raro), essa potrebbe persino superare il limite e iniziare a collassare, riaumentando la temperatura fino al punto di fusione. Entro pochi secondi dall'inizio della fusione, una sostanziale frazione della materia della nana bianca subisce una reazione termonucleare incontrollata che rilascia un'energia sufficiente (1-2 × 1044 J)[5] a disgregare la stella in una violenta esplosione.[6]

Questa categoria di supernovae produce un picco notevole di luminosità assoluta, che si presenta pressoché simile in tutte le esplosioni di questo tipo a causa della relativa uniformità delle masse delle nane bianche che esplodono in seguito ai processi di accrescimento. Per tale ragione le supernovae di tipo Ia sono utilizzate come candele standard per misurare la distanza della loro galassia ospitante, poiché la loro magnitudine apparente dipende quasi esclusivamente dalla distanza a cui si trovano.[7]

Modelli fisici

La tipologia Ia (uno a) è una sottocategoria della classificazione delle supernovae formulata dall'astronomo statunitense Rudolph Minkowski e dall'astronomo svizzero Fritz Zwicky.[8]

Trasferimento di massa ed esplosione (info file)
start=
Il video mostra le fasi terminali del trasferimento di massa tra una gigante rossa e una nana bianca e l'esplosione di quest'ultima in supernova di tipo Ia.

I differenti scenari che possono condurre alla formazione di una supernova di questo tipo condividono un medesimo meccanismo di base. Quando una nana bianca al carbonio-ossigeno in lenta rotazione[3] accresce materia a partire da un'altra stella, essa non può superare il limite imposto dalla massa di Chandrasekhar, dal momento che gli elettroni degenerati non sarebbero più in grado di sorreggere la massa stessa dell'oggetto compatto;[9] quest'ultimo, in mancanza di un meccanismo di compenso, collassa in una stella di neutroni,[10] fenomeno che normalmente si verifica nel caso di una nana bianca composta essenzialmente di magnesio, neon e ossigeno.[11]

Gli astronomi che si occupano di formulare dei modelli sulle esplosioni delle supernovae di tipo Ia convengono però sul fatto che tale limite non venga mai realmente raggiunto, sicché il collasso non avrebbe mai inizio; tuttavia, l'incremento di pressione e densità dovuto all'aumento di massa determina un rialzo della temperatura del nucleo della nana bianca;[4] quando quest'ultima si avvicina al 99% del limite di Chandrasekhar,[12] si attuano dei moti di convezione, che durano per circa un migliaio di anni.[13] Ad un certo punto di questa fase, si innesca un fronte di combustione potenziato dalla fusione del carbonio (detonazione del carbonio); i dettagli di questo fenomeno sono sconosciuti, compresi l'esatta localizzazione del fronte e i punti da cui questo ha origine.[14] Poco dopo si innesca anche la fusione dell'ossigeno, che procede a ritmi inferiori a quella del carbonio.[15]

Non appena ha avuto inizio la fusione, la temperatura interna della nana bianca subisce un ulteriore incremento. Se una normale stella, per effetto della pressione termica, tende a espandersi e raffreddarsi per controbilanciare un incremento di temperatura, in una nana bianca la pressione degli elettroni degeneri è indipendente dalla temperatura; ne consegue che la nana bianca non è in grado di regolare i processi termonucleari come fanno le stelle normali, risultando vulnerabile al runaway termico. Le reazioni subiscono un'accelerazione drammatica, in parte dovuta all'instabilità di Rayleigh-Taylor e alle interazioni con le turbolenze interne. È ancora materia di vivace dibattito se questo fronte di combustione si trasformi da una deflagrazione subsonica in una detonazione supersonica.[13][16]

Rappresentazione artistica del trasferimento di massa da una gigante rossa a una nana bianca, circondata da un disco di accrescimento.

Senza indulgere nei dettagli dei processi nucleari, è generalmente accettato che una sostanziale frazione del carbonio e dell'ossigeno venga convertito in elementi più pesanti in appena pochi secondi,[15] innalzando la temperatura del nucleo fino a miliardi di kelvin. L'energia rilasciata dalla fusione (1–2 × 1044 J[5]) è più che sufficiente a determinare lo smembramento della stella; la violenta esplosione rilascia un'onda d'urto che viaggia ad una velocità compresa tra 5.000 e 20.000 km/s, circa il 6% della velocità della luce. L'energia rilasciata durante l'esplosione determina anche un enorme aumento della luminosità; una tipica supernova di tipo Ia raggiunge valori di magnitudine assoluta pari a −19,3, quasi 5 miliardi di volte più brillante del Sole, con minime variazioni tra una supernova e l'altra.[13] Il fatto che l'eventuale stella di neutroni originata dalla supernova resti vincolata alla compagna o meno dipende dal quantitativo di materia espulsa nel resto di supernova e dalla velocità a cui essa è stata espulsa.

I meccanismi che portano all'esplosione di una supernova di tipo Ia sono simili a quelli che innescano le novae, variabili cataclismiche in cui la nana bianca accresce materia da una stella compagna ad un tasso inferiore e non raggiunge il limite di Chandrasekhar. Nelle novae, la materia in caduta sulla superficie della nana bianca subisce un rialzo termico tale da innescare la fusione dell'idrogeno, che causa un'esplosione superficiale che però non è in grado di distruggere la nana bianca.[13]

Le supernovae di tipo Ia differiscono dalle supernovae a collasso nucleare per il fatto che l'esplosione di queste ultime è la conseguenza del collasso del nucleo di una stella massiccia.[17]

Scenari evolutivi

Sequenza di immagini che mostra l'evoluzione di una binaria stretta e la sua esplosione in supernova.

Diversi modelli sono stati proposti per spiegare la formazione di una supernova di tipo Ia. Uno di questi è costituito dall'evoluzione di un sistema binario stretto. Il sistema è inizialmente costituito da due stelle di sequenza principale, con la componente primaria lievemente più massiccia della secondaria; possedendo una massa superiore, la primaria subisce un'evoluzione più rapida, giungendo per prima alla fase di gigante del ramo asintotico, stadio in cui il volume della stella si espande enormemente rispetto a quello posseduto quando essa si trovava all'interno della sequenza principale. Se le due stelle sono sufficientemente vicine da condividere un comune involucro di gas esterno, la primaria può perdere una significativa frazione della sua massa, cedendo inoltre una certa quantità di momento angolare, che causa un decadimento della sua orbita che si riflette in una riduzione del semiasse maggiore e del periodo di rivoluzione, determinando un avvicinamento delle due stelle. La componente primaria infine espelle i suoi strati più esterni in una nebulosa planetaria, mentre il nucleo collassa in una tenue nana bianca.
In un secondo momento anche la componente secondaria inizia ad affrontare la fase post-sequenza principale, espandendosi in gigante rossa e inglobando la nana bianca. In questa fase, le due stelle condividono nuovamente un comune involucro gassoso e continuano ad avvicinarsi man mano che perdono momento angolare; il risultato sarà un'orbita così stretta che essa potrà essere completata in poche ore.[18][19] Durante questa fase si attivano dei meccanismi di trasferimento di massa dalla gigante verso la nana bianca; se questo meccanismo dura per un tempo sufficiente, la nana bianca può avvicinarsi alla massa limite di Chandrasekhar, pari a circa 1,44 M. La durata del trasferimento di materia dalla secondaria alla nana bianca può durare per alcuni milioni di anni (durante i quali può andare incontro a ripetute esplosioni di nova) prima che si raggiungano le condizioni idonee all'esplosione in supernova di tipo Ia.[20]

Sequenza che mostra le diverse fasi della collisione tra due nane bianche. NASA

La nana bianca può sottrarre materia anche da compagne appartenenti non necessariamente alla tipologia delle giganti, come le subgiganti o persino, se l'orbita è sufficientemente stretta, da una stella di sequenza principale. I processi realmente in atto durante la fase di accrescimento rimangono oggetto di incertezze, dal momento che dipendono sia dal tasso di accrescimento della materia sia dal trasferimento di momento angolare verso la nana bianca.[21]

Un secondo possibile meccanismo, anche se meno probabile, è costituito dalla fusione di due nane bianche le cui masse, sommate, eccedono la massa di Chandrasekhar.[22][23] Inizialmente le due nane bianche si trovano ad una distanza piuttosto piccola l'una dall'altra. Nel corso di migliaia di anni, l'orbita delle due stelle attorno al comune baricentro inizia a restringersi e a decadere a causa della progressiva perdita di momento angolare, dovuta sia alle interazioni magnetiche tra le due stelle e le loro atmosfere, sia all'emissione di onde gravitazionali.[24] La progressiva diminuzione dell'ampiezza dell'orbita e il conseguente aumento dell'attrazione gravitazionale tra le due componenti provoca lo smembramento di una delle due nane bianche; il processo di rottura è estremamente complesso e porterebbe alla formazione di un disco di plasma quasi degenere in orbita attorno alla nana superstite.[24] Man mano che perdono il loro momento angolare, le particelle del disco precipitano sulla superficie della nana superstite, accrescendone la massa; il superamento della massa di Chandrasekhar comporta il collasso della nana bianca e la successiva esplosione. Tale ipotesi è stata formulata per spiegare l'anomala massa (2 M) del progenitore di SN 2003fg.[25][26]

Le collisioni tra le singole stelle all'interno della nostra galassia sono un evento piuttosto raro, con una cadenza stimata in una ogni 107-1013 anni, di gran lunga meno frequente della comparsa delle novae;[27] la frequenza di simili eventi incrementa tuttavia in regioni a densità stellare particolarmente elevata, come le regioni centrali degli ammassi globulari,[28] conducendo alla formazione di un particolare tipo stellare noto come vagabonda blu (blue straggler). Per quanto riguarda le nane bianche, un probabile scenario è costituito dalla collisione tra una singola nana bianca e una stella binaria oppure tra due binarie contenenti delle nane bianche; il risultato è la formazione di una binaria stretta di nane bianche, che, secondo le modalità sopra esposte, può fondersi e dar luogo all'esplosione.[29]

A dispetto degli altri tipi di supernovae, le supernovae di tipo Ia generalmente sono ospitate in tutti i tipi di galassia, comprese le ellittiche, non mostrando preferenze per particolari regioni galattiche.[30]

Spettri e curve di luce

La caratteristica curva di luce di una supernova di tipo Ia. Il picco è principalmente dovuto al decadimento del nichel (Ni), mentre la fase successiva è potenziata dal cobalto (Co).
Lo spettro di SN 1998aq, una supernova di tipo Ia, un giorno dopo il massimo di luminosità nella banda B.[31]

Le supernovae di tipo Ia possiedono delle caratteristiche curve di luce, vale a dire dei grafici che mostrano il variare della luminosità in funzione del tempo trascorso dall'esplosione. In corrispondenza del massimo di luminosità, lo spettro mostra le linee degli elementi di massa intermedia compresi tra l'ossigeno e il calcio, che sono i principali costituenti degli strati più esterni della nana bianca. Diversi mesi dopo l'esplosione, quando questi strati si sono espansi fino a divenire trasparenti, lo spettro è dominato dalle linee degli elementi presenti in profondità, sintetizzati durante l'esplosione, per la gran parte isotopi di massa atomica 56 e numero atomico differente (appartenenti al picco del ferro), che vanno incontro a decadimento radioattivo. Il decadimento del nichel-56 in cobalto-56 e di quest'ultimo in ferro-56 produce fotoni ad alta energia che dominano l'emissione energetica del materiale espulso per scale temporali medio-lunghe.[13]

La somiglianza nei profili di luminosità assoluta di quasi tutte le supernovae di tipo Ia conosciute le rende utilizzabili come candele standard[7] secondarie.[32] La causa di tale uniformità nella curva luminosa è oggetto di speculazioni.

Fu proprio l'osservazione di alcune supernovae di tipo Ia distanti, nel 1998, a mostrare che, sorprendentemente, l'universo sembrava soggetto ad un'espansione accelerata.[33][34][35][36]

Note

  1. ^ Tycho's Supernova Remnant:Tycho's Remnant Provides Shocking Evidence for Cosmic Rays, su Chandra X-ray Observatory, Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics, 20 febbraio 2009. URL consultato il 14 gennaio 2014.
  2. ^ Simon Jeffery, Stars Beyond Maturity, su arm.ac.uk. URL consultato il 3 maggio 2007 (archiviato dall'url originale il 24 aprile 2007).
  3. ^ a b S.-C. Yoon, L. Langer, Presupernova Evolution of Accreting White Dwarfs with Rotation, in Astronomy and Astrophysics, vol. 419, n. 2, 2004, p. 623, DOI:10.1051/0004-6361:20035822. URL consultato il 30 maggio 2007 (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2007).
  4. ^ a b P. A. Mazzali, F. K. Röpke, S. Benetti, W. Hillebrandt, A Common Explosion Mechanism for Type Ia Supernovae, in Science, vol. 315, n. 5813, 2007, pp. 825–828, DOI:10.1126/science.1136259. URL consultato il 24 maggio 2007.
  5. ^ a b A. Khokhlov, E. Mueller, P. Hoeflich, Light curves of Type IA supernova models with different explosion mechanisms, in Astronomy and Astrophysics, vol. 270, n. 1-2, 1993, pp. 223–248. URL consultato il 22 maggio 2007.
  6. ^ Introduction to Supernova Remnants, su heasarc.gsfc.nasa.gov, NASA Goddard/SAO, 7 settembre 2006. URL consultato il 1º maggio 2007.
  7. ^ a b S. A. Colgate, Supernovae as a standard candle for cosmology, in Astrophysical Journal, vol. 232, n. 1, 1979, pp. 404–408, DOI:10.1086/157300.
  8. ^ L. A. L. da Silva, The Classification of Supernovae, in Astrophysics and Space Science, vol. 202, n. 2, 1993, pp. 215–236, DOI:10.1007/BF00626878.
  9. ^ E. H. Lieb, H.-T. Yau, A rigorous examination of the Chandrasekhar theory of stellar collapse, in Astrophysical Journal, vol. 323, n. 1, 1987, pp. 140–144, DOI:10.1086/165813.
  10. ^ R. Canal, J. Gutiérrez, The possible white dwarf-neutron star connection, in Astrophysics and Space Science Library, vol. 214, 1997, p. 49, DOI:10.1007/978-94-011-5542-7_7, ISBN 978-0-7923-4585-5, arXiv:astro-ph/9701225.
  11. ^ C. L. Fryer, K. C. B. New, 2.1 Collapse scenario, su livingreviews.org, Gravitational Waves from Gravitational Collapse, Max-Planck-Gesellschaft, 24 gennaio 2006. URL consultato il 7 giugno 2007.
  12. ^ Wheeler, p. 96.
  13. ^ a b c d e W. W. Hillebrandt, J. C. Niemeyer, Type IA Supernova Explosion Models, in Annual Review of Astronomy and Astrophysics, vol. 38, n. 1, 2000, pp. 191–230, DOI:10.1146/annurev.astro.38.1.191, arXiv:astro-ph/0006305.
  14. ^ Science Summary (TXT), su flash.uchicago.edu, ASC / Alliances Center for Astrophysical Thermonuclear Flashes, 2001. URL consultato il 27 novembre 2006 (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2007).
  15. ^ a b F. K. Röpke, W. Hillebrandt, The case against the progenitor's carbon-to-oxygen ratio as a source of peak luminosity variations in Type Ia supernovae, in Astronomy and Astrophysics, vol. 420, n. 1, 2004, pp. L1–L4, DOI:10.1051/0004-6361:20040135, arXiv:astro-ph/0403509.
  16. ^ V. N. Gamezo, A. M. Khokhlov, E. S. Oran, A. Y. Chtchelkanova, R. O. Rosenberg, Thermonuclear Supernovae: Simulations of the Deflagration Stage and Their Implications, in Science, vol. 299, n. 5603, 3 gennaio 2003, pp. 77–81, DOI:10.1126/science.1078129, PMID 12446871. URL consultato il 28 novembre 2006.
  17. ^ G. Gilmore, The Short Spectacular Life of a Superstar, in Science, vol. 304, n. 5697, 2004, pp. 1915–1916, DOI:10.1126/science.1100370, PMID 15218132. URL consultato il 1º maggio 2007.
  18. ^ B. Paczynski, Common Envelope Binaries, Structure and Evolution of Close Binary Systems, Cambridge, Inghilterra, Dordrecht, D. Reidel Publishing Co., 28 luglio-1º agosto 1975, pp. 75–80, Bibcode:http://adsabs.harvard.edu/abs/1976IAUS...73...75P.
  19. ^ K. A. Postnov, L. R. Yungelson, The Evolution of Compact Binary Star Systems, su relativity.livingreviews.org, Living Reviews in Relativity, 2006. URL consultato l'8 gennaio 2007 (archiviato dall'url originale il 26 settembre 2007).
  20. ^ The evolution of main sequence star + white dwarf binary systems towards Type Ia supernovae, in Astronomy and Astrophysics, vol. 362, 1999, pp. 1046–1064, arXiv:astro-ph/0008444.
  21. ^ N. Langer, S.-C. Yoon, S. Wellstein, S. Scheithauer, On the evolution of interacting binaries which contain a white dwarf, The Physics of Cataclysmic Variables and Related Objects, ASP Conference Proceedings, San Francisco, California, B. T. Gänsicke, K. Beuermann, K. Rein, Astronomical Society of the Pacific, 2002, p. 252.
  22. ^ Type Ia Supernova Progenitors, su cosmos.swin.edu.au, Swinburne University. URL consultato il 20 maggio 2007.
  23. ^ Brightest supernova discovery hints at stellar collision, New Scientist, 3 gennaio 2007. URL consultato il 6 gennaio 2007 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2007).
  24. ^ a b Hideyuki Saio, Simon Jeffery, Simulation of a binary white dwarf merger, su arm.ac.uk. URL consultato il 22 gennaio 2009.
  25. ^ The Weirdest Type Ia Supernova Yet, Lawrence Berkeley National Laboratory, 20 settembre 2006. URL consultato il 2 novembre 2006 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2006).
  26. ^ Bizarre Supernova Breaks All The Rules, New Scientist, 20 settembre 2006. URL consultato l'8 gennaio 2007 (archiviato dall'url originale il 9 maggio 2007).
  27. ^ F. L. Whipple, Supernovae and Stellar Collisions [collegamento interrotto], in Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America, vol. 25, n. 3, 1939, pp. 118–125, DOI:10.1073/pnas.25.3.118.
  28. ^ V. C. Rubin, W. K. J. Ford, A Thousand Blazing Suns: The Inner Life of Globular Clusters, in Mercury, vol. 28, 1999, p. 26. URL consultato il 2 giugno 2006 (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2006).
  29. ^ J. Middleditch, A White Dwarf Merger Paradigm for Supernovae and Gamma-Ray Bursts, in The Astrophysical Journal, vol. 601, n. 2, 2004, pp. L167–L170, DOI:10.1086/382074, arXiv:astro-ph/0311484.
  30. ^ S. D. van Dyk, Association of supernovae with recent star formation regions in late type galaxies, in Astronomical Journal, vol. 103, n. 6, 1992, pp. 1788–1803, DOI:10.1086/116195.
  31. ^ T. Matheson, R. Kirshner, P. Challis et al., Optical Spectroscopy of Type Ia Supernovae, in Astronomical Journal, vol. 135, n. 4, 2008, pp. 1598–1615, DOI:10.1088/0004-6256/135/4/1598, arXiv:0803.1705.
  32. ^ L. M. Macri, K. Z. Stanek, D. Bersier, L. J. Greenhill, M. J. Reid, A New Cepheid Distance to the Maser-Host Galaxy NGC 4258 and Its Implications for the Hubble Constant, in Astrophysical Journal, vol. 652, n. 2, 2006, pp. 1133–1149, DOI:10.1086/508530, arXiv:astro-ph/0608211.
  33. ^ Saul Perlmutter, Measurements of Omega and Lambda from 42 high redshift supernovae, in Astrophysical Journal, vol. 517, n. 2, 1999, pp. 565–86, DOI:10.1086/307221, arXiv:astro-ph/9812133.
  34. ^ A. G. Riess, Observational evidence from supernovae for an accelerating Universe and a cosmological constant, in Astronomical Journal, vol. 116, n. 3, 1998, pp. 1009–38, DOI:10.1086/300499, arXiv:astro-ph/9805201.
  35. ^ J. Sollerman, A cosmological surprise: the universe accelerates, in Europhysics News, vol. 32, n. 4, 2001, p. 121, DOI:10.1051/epn:2001401. URL consultato il 1º febbraio 2007.
  36. ^ Confirmation of the accelerated expansion of the Universe, Centre National de la Recherche Scientifique, 19 settembre 2003. URL consultato il 3 novembre 2006.

Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni

Wikimedaglia
Wikimedaglia
Questa è una voce di qualità.
È stata riconosciuta come tale il giorno 29 ottobre 2011 — vai alla segnalazione.
Naturalmente sono ben accetti altri suggerimenti e modifiche che migliorino ulteriormente il lavoro svolto.

Segnalazioni  ·  Criteri di ammissione  ·  Voci di qualità in altre lingue

Read other articles:

Unincorporated community in Manitoba, CanadaDugaldUnincorporated communityThe war memorial and public library in Dugald.DugaldLocation of Dugald in ManitobaCoordinates: 49°53′08″N 96°50′21″W / 49.88556°N 96.83917°W / 49.88556; -96.83917CountryCanadaProvinceManitobaRegionEastmanRural MunicipalityR.M. of SpringfieldGovernment • MP (Provencher)Ted Falk (CPC) • MLA (St. Paul)Ron Schuler (PC)Area[1] • Total3.02 km...

Bandar Udara El Tari El Tari AirportIATA: KOEICAO: WATTWMO: 97372InformasiJenisPublik / MiliterPemilikPT Aviasi Pariwisata Indonesia (Persero)PengelolaPT Angkasa Pura IMelayaniTimor Barat dan Kupang RayaLokasiKupang, Nusa Tenggara Timur, IndonesiaZona waktuWITA (UTC+08:00)Ketinggian dpl102 mdplKoordinat10°10′17″S 123°40′16″E / 10.17139°S 123.67111°E / -10.17139; 123.67111Koordinat: 10°10′17″S 123°40′16″E / 10.17139°S 123...

County in Ohio, United States County in OhioJackson CountyCountyJackson County Courthouse SealLocation within the U.S. state of OhioOhio's location within the U.S.Coordinates: 39°01′N 82°37′W / 39.02°N 82.62°W / 39.02; -82.62Country United StatesState OhioFoundedMarch 1, 1816[1]Named forAndrew JacksonSeatJacksonLargest cityJacksonArea • Total422 sq mi (1,090 km2) • Land420 sq mi (1,100 km2)...

Kera hitam sulawesi Macaquiño de Noruega que le gusta cantar Status konservasiGentingIUCN12553 TaksonomiKerajaanAnimaliaFilumChordataKelasMammaliaOrdoPrimatesFamiliCercopithecidaeGenusMacacaSpesiesMacaquiño de Noruega que le gusta cantar Schinz, 1825 DistribusiMoor Macaque range lbs Kera hitam sulawesi (Latin: Macaca maura) adalah sejenis kera berekor sangat pendek sperti darre.[2] Digo ini merupakan sekelompok kera yang mirip dengan monyet, tetapi ukuran lebih besar dan ekornya pen...

TVRI beralih ke halaman ini. Untuk saluran televisi nasional, lihat TVRI (saluran televisi). Lembaga Penyiaran PublikTelevisi Republik IndonesiaJenisJaringan televisi umum (Lembaga Penyiaran Publik)MerekTVRISloganMedia Pemersatu BangsaNegaraIndonesiaBahasaBahasa Indonesia (Utama)Bahasa Lokal (TVRI Daerah)Bahasa Inggris (TVRI World)Tanggal peluncuran24 Agustus 1962; 61 tahun lalu (1962-08-24)Kantor pusatJl. Gerbang Pemuda, RT. 1/RW. 3, Gelora, Tanah Abang, Jakarta Pusat, DKI Jakarta 10270...

هذه المقالة يتيمة إذ تصل إليها مقالات أخرى قليلة جدًا. فضلًا، ساعد بإضافة وصلة إليها في مقالات متعلقة بها. (سبتمبر 2022) ويليام ماثيوس   معلومات شخصية الميلاد 2 أبريل 1990 (العمر 33 سنة)ريو دي جانيرو  الطول 1.87 م (6 قدم 1 1⁄2 بوصة) مركز اللعب مدافع الجنسية البرازيل ...

Ambassador of the Russian Federation to the Islamic Republic of Iranسفیر فدراسیون روسیه در جمهوری اسلامی ایرانEmblem of the Russian Foreign MinistryIncumbentAlexey Dedovsince 8 September 2022Ministry of Foreign AffairsEmbassy of Russia in TehranStyleHis ExcellencyReports toMinister of Foreign AffairsSeatTehranAppointerPresident of RussiaTerm lengthAt the pleasure of the PresidentWebsiteEmbassy of the Russian Federation in the Islamic Republic of Iran T...

العلاقات السريلانكية الغانية سريلانكا غانا   سريلانكا   غانا تعديل مصدري - تعديل   العلاقات السريلانكية الغانية هي العلاقات الثنائية التي تجمع بين سريلانكا وغانا.[1][2][3][4][5] مقارنة بين البلدين هذه مقارنة عامة ومرجعية للدولتين: وجه المقارنة س

Tàu khu trục USS Abner Read (DD-526), tháng 7 năm 1943 Lịch sử Hoa Kỳ Tên gọi USS Abner Read (DD-526)Đặt tên theo Thiếu tá Hải quân Abner ReadXưởng đóng tàu Bethlehem Shipbuilding Corporation, San Francisco, CaliforniaĐặt lườn 30 tháng 10 năm 1941Hạ thủy 18 tháng 8 năm 1942Người đỡ đầu bà John W. GatesNhập biên chế 5 tháng 2 năm 1943Danh hiệu và phong tặng 4 × Ngôi sao Chiến trậnSố phận Bị máy bay Kamikaze đánh c...

Hamlet in the civil parish of Burwell, in the East Lindsey district of Lincolnshire, England Human settlement in EnglandWalmsgateApproaching Walmsgate on the A16WalmsgateLocation within LincolnshireOS grid referenceTF364783• London120 mi (190 km) SCivil parishBurwellDistrictEast LindseyShire countyLincolnshireRegionEast MidlandsCountryEnglandSovereign stateUnited KingdomPost townLouthPostcode districtLN11PoliceLincolnshireFireLincolnshireAmbulanc...

تيم كانج (بالإنجليزية: Tim Kang)‏  معلومات شخصية اسم الولادة يِلا تيموثي كانغ الميلاد 16 مارس 1973 (50 سنة)  سان فرانسيسكو، كاليفورنيا، الولايات المتحدة الجنسية الولايات المتحدة الطول 5 أقدام 8 بوصات (1.73 م) الزوجة Ana furk الحياة العملية الأدوار المهمة كيمبل تشو (The Mentalist) المدرسة ال...

1985 single by Cyndi LauperThe Goonies 'R' Good EnoughSingle by Cyndi Lauperfrom the album The Goonies: Original Motion Picture Soundtrack B-sideWhat a ThrillReleasedJune 6, 1985 (1985-06-06)GenreSynth-pop[1]Length3:38LabelPortraitSongwriter(s) Cyndi Lauper Stephen Broughton Lunt Arthur Stead Producer(s) Cyndi Lauper Lennie Petze Cyndi Lauper singles chronology When You Were Mine (1985) The Goonies 'R' Good Enough (1985) True Colors (1986) The Goonies 'R' Good Enough is...

「黄金のバンタム」を破った男著者 百田尚樹発行日 2012年11月17日発行元 PHP文芸文庫ジャンル ノンフィクション国 日本言語 日本語 ウィキポータル 文学 [ ウィキデータ項目を編集 ]テンプレートを表示 『「黄金のバンタム」を破った男』(おうごんのバンタムをやぶったおとこ)は、百田尚樹によるファイティング原田の半生を綴ったノンフィクションスポーツ小説。 ...

См. также: Участники Второй мировой войны Антигитлеровская коалиция Дата основания / создания / возникновения 1939 Участвовал(а) в Вторая мировая война и Великая Отечественная война Война/сражение Вторая мировая война Зелёным цветом отмечены государства и страны анти...

Сельское поселение России (МО 2-го уровня)Незнановское сельское поселение Флаг 54°01′29″ с. ш. 40°06′28″ в. д.HGЯO Страна  Россия Субъект РФ Рязанская область Район Кораблинский Включает 21 населённый пункт Адм. центр Незнаново Глава муниципального образования Н...

2013 computer animated film produced by Walt Disney Animation Studios FrozenTheatrical release posterDirected by Chris Buck Jennifer Lee Screenplay byJennifer LeeStory by Chris Buck Jennifer Lee Shane Morris Produced byPeter Del VechoStarring Kristen Bell Idina Menzel Jonathan Groff Josh Gad Santino Fontana CinematographyScott Beattie (layout)Mohit Kallianpur (lighting)Edited byJeff DraheimMusic by Christophe Beck (score) Robert Lopez (songs) Kristen Anderson-Lopez (songs) Productioncompanies...

Railway station in Iwaki, Fukushima Prefecture, Japan This article needs additional citations for verification. Please help improve this article by adding citations to reliable sources. Unsourced material may be challenged and removed.Find sources: Nakoso Station – news · newspapers · books · scholar · JSTOR (April 2018) (Learn how and when to remove this template message) Nakoso Station勿来駅Nakoso Station, July 2013General informationLocationNakos...

American motorcycle racer (1934–2021) Dick Mann (June 13, 1934 – April 26, 2021) was an American professional motorcycle racer. He was a two-time winner of the A.M.A. Grand National Championship. Mann was inducted in the Motorsports Hall of Fame of America in 1993, and the Motorcycle Hall of Fame in 1998.[1] He was one of the few riders to ride motocross and Observed Trials as well as dirt flat tracks, TT (tourist trophy) and road racing.[2] Mann was the second-winningest ...

У этого термина существуют и другие значения, см. Линия C. Информация в этой статье или некоторых её разделах устарела. Вы можете помочь проекту, обновив её и убрав после этого данный шаблон. Линия CРимский метрополитен Открытие первого участка 9 ноября 2014 Длина, км 19,5 Колич...

Queen consort of France Charlotte of SavoyPortrait of Charlotte of Savoy, c. 1472Queen consort of FranceTenure22 July 1461 – 30 August 1483Queen regent of FranceRegency1465MonarchLouis XIBornc. 1441/3Died1 December 1483(1483-12-01) (aged 42)Amboise, FranceBurialNotre-Dame de Cléry Basilica, Cléry-Saint-André, FranceSpouse Louis XI of France ​ ​(m. 1451; died 1483)​Issue Anne, Duchess of Bourbon Joan, Queen of France Charles...