Stilita (dal greco στυλίτης, derivante[1] da στῦλος, "colonna", "pilastro"[2]) indicava, nell'Antica Atene, un cittadino il cui nome veniva inciso su una colonna per indicarne i suoi delitti contro la società. Successivamente in epoca medievale venne utilizzato per indicare monaci asceti che scelsero di vivere su una colonna.
Stiliti greci
Originariamente "stilita" fu l'epiteto attribuito nella città di Atene a quei cittadini i cui nomi erano stati scolpiti su una colonna per essersi macchiati di gravi delitti, magari contro la patria, e questo per sottolinearne l'infamia.
Stiliti cristiani
I monaci stiliti furono quei monacicristianianacoreti che vissero nel Vicino Oriente a partire dal V secolo. Avevano la particolarità di trascorrere la propria vita di preghiera e penitenza su una piattaforma posta in cima a una colonna, rimanendoci per molti anni, spesso sino alla morte. Questa pratica voleva essere anche una testimonianza, una pubblica dimostrazione di fede.
Lo stilita, con la sua posizione "onnisciente", voleva simboleggiare se stesso come monito "vivente" per chiunque conoscesse o vedesse la sua condizione di vita.