Stato patrimoniale

Disambiguazione – Se stai cercando lo stato patrimoniale inteso come forma di Stato, vedi Stato patrimoniale (forma di Stato).

In economia aziendale lo stato patrimoniale è uno dei documenti che insieme al conto economico, rendiconto finanziario e nota integrativa, compone il bilancio d'esercizio. Lo stato patrimoniale definisce la situazione patrimoniale ad una certa data di un'impresa, solitamente esposto in sezioni divise e contrapposte (attivo e passivo).

Esempio di Stato Patrimoniale ante D.Lgs. 139/2015

In Italia

Lo stato patrimoniale è previsto dal codice civile, all'art. 2423 e 2424, quest'ultimo ne individua anche la struttura. l'OIC 12 inoltre disciplina la struttura e la presentazione dei documenti che compongono il bilancio d'esercizio, quindi anche dello stato patrimoniale[1]. L'attivo, situato a sinistra, è composto da 4 macroclassi, il passivo, a destra, invece è composto da 5 macroclassi:

Attivo Passivo
A) Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti,
con separata indicazione della parte già richiamata;
B) Immobilizzazioni, con separata indicazione di quelle concesse in locazione finanziaria;
I Immobilizzazioni immateriali;
II Immobilizzazioni materiali;
III Immobilizzazioni finanziarie;
C) Attivo Circolante;
I Rimanenze;
II Crediti;
III Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni;
IV Disponibilità liquide
D) Ratei e Risconti;
A) Patrimonio Netto;
I Capitale sociale
II Riserva da sovrapprezzo azioni
III Riserve di rivalutazione
IV Riserva legale
V Riserve statutarie
VI Altre riserve, distintamente indicate
VII Riserva per operazioni di copertura dei flussi finanziari attesi
VIII Utili (perdite) portati a nuovo
IX Utile (perdita) dell’esercizio
X Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio
B) Fondi per rischi e oneri;
C) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato;
D) Debiti, con separata indicazione, per ciascuna voce, degli importi esigibili oltre l'esercizio successivo;
E) Ratei e Risconti;

Diverse classificazioni

Attivo

L'attivo dello stato patrimoniale, costituente gli impieghi dei mezzi patrimoniali, viene classificato per natura finanziaria in modo da distinguere gli elementi liquidi o liquidabili a breve termine (entro l'anno o comunque entro l'esercizio) da quelli liquidabili a medio-lungo termine (oltre l'anno o l'esercizio) costituiti dalle immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie.

Attivo irrecuperabile

Gli stranded assets sono beni che si svalutano prematuramente.

Passivo

Le fonti di finanziamento sono classificate per natura per distinguere i mezzi di terzi (debiti) dai mezzi propri (patrimonio netto). In via marginale viene utilizzato il criterio finanziario per distinguere i debiti esigibili entro ed oltre l'esercizio successivo.

D. lgs. 139/2015

Con l'entrata in vigore del decreto legislativo 139/2015, sono avvenute alcune modifiche ai bilanci con data di inizio periodo dal 1º gennaio 2016, prevedendo alcune modifiche anche per lo stato patrimoniale[2]. Alcune di queste differenze sono:

  • l'instaurazione di una riserva negativa per le azioni proprie detenute;
  • l'eliminazione delle indicazioni dei conti d'ordine in calce allo stato patrimoniale, che saranno invece indicati in nota integrativa;
  • gli strumenti finanziari derivati vengono esposti nello stato patrimoniale (nell'attivo, nelle immobilizzazioni o nelle attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni, a seconda dei casi, nel passivo, una riserva per operazioni di copertura, e nei fondi rischi ed oneri).
  • Nella sezione D dell'attivo e nella sezione E del passivo è stato eliminato il riferimento, rispettivamente, alla separata indicazione del disaggio su prestiti e dell'aggio su prestiti.
  • I costi di ricerca, sviluppo e pubblicità sono stati riassunti nella categoria "costi di sviluppo".

Principi contabili internazionali

Anche i principi contabili internazionali prevedono la presentazione di uno stato patrimoniale a composizione del bilancio d'esercizio. Questi principi non forniscono uno schema obbligatorio, ma richiedono delle indicazioni precise e dei requisiti minimi di forma, contenuto e di sostanza. Le attività e le passività vanno distinte tra correnti[3] e non correnti[4]. Vanno indicate alcune voci specifiche, attività e passività che rientrano nell'applicazione dell'IFRS 5, indicazioni degli importi che si prevede saranno saldati entro ed oltre i 12 mesi.
Le attività e le passività per imposte differite non possono essere incluse nelle attività o passività correnti.

Intermediari finanziari

Un caso particolare riguarda lo stato patrimoniale degli intermediari finanziari. Per queste categorie di imprese (banche, SGR, SIM, etc.) è possibile classificare gli elementi secondo il criterio della liquidità[5]. Per quanto riguarda poi gli intermediari finanziari diversi dalla banche, la Banca d'Italia pubblica, generalmente ogni anno, un regolamento per omogeneizzare i bilanci di queste imprese e renderli comparabili[6].

Principali differenze tra i principi internazionali e quelli italiani

Come si è visto, per lo stato patrimoniale i principi italiani prevedono uno schema obbligatorio, mentre quelli internazionali richiedono obbligatoriamente la presenza di voci specifiche. In italia non viene richiesto il totale delle attività e delle passività correnti. Nella previsione internazionale i ratei e risconti non sono evidenziati separatamente.

Riclassificazione

I documenti del bilancio, quindi anche lo stato patrimoniale, possono essere riclassificati per permettere delle analisi più specifiche. Alcune opzioni sono:

  • criterio finanziario: gli elementi dell'attivo vengono ordinati secondo il grado di liquidità, quelli del passivo secondo il grado esigibilità. In questo modo si possono fare presunzioni riguardo alla solvibilità a breve e a lungo termine dell'impresa.
  • criterio pertinenza gestionale: si ottengono due macroclassi, le immobilizzazioni, investimenti nel capitale fisso, e l'attivo circolante, rende possibile lo sfruttamento della capacità produttiva delle immobilizzazioni. Il criterio evidenzia l'origine delle risorse investite nell'azienda, riconducili al patrimonio netto ed ai debiti.

Totale di Bilancio

Per Totale di Bilancio: si intende il totale dell’attivo patrimoniale. L'espressione totale di bilancio compare nelle definizioni normative di PMI[7] come alternativa al valore del fatturato.

Note

  1. ^ Composizione e schemi del bilancio d'esercizio (PDF), su fondazioneoic.eu. URL consultato il 23 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 12 luglio 2017).
  2. ^ Il nuovo bilancio Una sintesi dei principi contabili aggiornati (PDF), su pwc.it. URL consultato il 21 giugno 2017.
  3. ^ Rientrano le attività che fanno parte del ciclo operativo, quelle tenute per trading e quelle che si ritiene saranno realizzate entro i 12 mesi successivi alla data di bilancio. Nelle attività correnti rientrano anche le disponibilità liquide ed equivalenti. Nelle passività quelle per cui l'impresa non può differire il pagamento oltre i 12 mesi.
  4. ^ Alcuni esempi sono le immobilizzazioni e l'avviamento per l'attivo; finanziamenti bancari e trattamento di fine rapporto per il passivo
  5. ^ Stato patrimoniale e conto economico secondo i principi IAS (PDF), su fondazionenazionalecommercialisti.it. URL consultato il 23 giugno 2017.
  6. ^ Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari, su bancaditalia.it. URL consultato il 23 giugno 2017.
  7. ^ https://www.warranthub.it/definizione-pmi/

Voci correlate

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