Stanisław Haller de Hallenburg (Cracovia, 26 aprile 1872 – Katyn', aprile 1940) è stato un generale polacco.
Aveva il titolo di barone ed apparteneva ad un'antichissima famiglia nobile d'origine tedesca, legittimata alla nobiltà fin dall'XI secolo. Suo cugino era il generale e politico Józef Haller de Hallenburg.
Biografia
Ufficiale austro-ungarico
Stanisław frequentò l'accademia militare di Vienna, uscendone tenente di un reggimento di cavalleria nel 1894. Dopo essere stato promosso prima capitano e poi maggiore dell'esercito austroungarico, durante la prima guerra mondiale fece parte dello stato maggiore austriaco sul fronte orientale in Romania e in Moldavia, quindi nel 1917 divenne colonnello e cavaliere dell'Ordine Reale di Santo Stefano d'Ungheria. Nello stesso anno divenne comandante militare di Cracovia.
Sempre durante la prima guerra mondiale, Stanisław Haller, convinto sostenitore di una vera monarchia costituzionale e dell'indipendenza polacca, rimase deluso dalla instaurazione del Regno di Polonia (che era, nella realtà, uno stato fantoccio creato dalla Germania imperiale) e si mise in contatto con il reggente del Regno, il principe Zdzisław Lubomirski.
Il servizio con l'esercito polacco e la morte
Quando nel 1918 la Polonia divenne in effetti indipendente, Haller de Hallenburg venne promosso generale dell'esercito polacco e gli venne affidata la difesa della regione della Masuria dalle truppe sovietiche.
Durante la guerra sovietico-polacca comandò la difesa contro il generale sovietico Semën Michajlovič Budënnyj e in seguito a quest'azione ricevette l'Ordine di San Stanislao. Nel 1926 si staccò dal regime Piłsudski, perché deluso dalla mancata restaurazione della monarchia ed ebbe a tal proposito un intenso scambio di lettere con il generale tedesco Rüdiger von der Goltz che sosteneva la stessa causa e che, all'epoca, serviva come ufficiale nell'armata polacca.
Nel 1939 venne arrestato dall'NKVD ed internato nel campo di prigionieri di guerra di Starobielsk. Nell'aprile 1940 fu assassinato dall'NKVD durante il massacro di Katyn'.
Onorificenze
Onorificenze polacche
Onorificenze straniere
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