La squadriglia utilizzava i monomotori monoplaniRWD-13S, versione aeroambulanza, di fabbricazione polacca. Il nome deriva dal fatto che gli aerei erano stati dipinti interamente in bianco avorio. La livrea aveva dipinte croci rosse sulla fusoliera e le ali. Malgrado questi evidenti segni distintivi, i sovietici non ne tennero conto e li attaccarono come ogni altro aereo militare. Quindi, dalla fine del 1941 gli aerei della squadriglia vennero dipinti con normali colori mimetici.[1]
Storia
L'istituzione di uno squadrone sanitario fatto di donne pilota fu un'idea della principessa Marina Știrbei. Venne presa a modello l'organizzazione finlandese Lotta Sward, ed iniziò ad operare a seguito della richiesta presentata da Marina Știrbei al Ministero dell'aviazione nel 1939.[1]
La Squadriglia Bianca era molto conosciuta sia a livello nazionale che internazionale.[1]
La Squadriglia Bianca nei media
Su questa unità dell'aviazione rumena sono stati scritti articoli da tutta la stampa europea del tempo. Sono stati realizzati un libro ed un film intitolati "Squadriglia Bianca": il libro scritto da George Acsinteanu; il film fu una coproduzione italo-rumena ed ebbe come protagonisti Mariella Lotti, Tino Bianchi e Lucia Sturdza-Bulandra.[1][2]