Il nome spodumene deriva dal participio passato greco s|podùmenos, che significa "ridotto in cenere", con allusione al color cinerino, grigio chiaro, tipico del minerale.[3][4]
Abito cristallino
Sistema cristallino monoclino. Si presenta in cristalli prismatici, spesso di notevoli dimensioni, allungati, appiattiti e mal terminati, con striature longitudinali. I cristalli hanno tonalità di colore grigio, bianco, verde, rosa e giallo, con una trasparenza dal traslucido al trasparente. Solitamente presenta geminazioni.[6]
Origine e giacitura
È un minerale tipico dei filoni pegmatitici, in particolare di quelli ricchi in litio, che non sono rari, ma nemmeno particolarmente frequenti. Giacimenti: Australia,Svezia, Stati Uniti, Brasile e Madagascar. Nelle miniere in Dakota del Sud sono stati trovati esemplari dalle dimensioni superiori alla decina di metri e dal peso di svariate tonnellate.[6]
Utilizzi
Viene impiegata in gioielleria come gemma[5][7]. Si usa per l'estrazione del Litio, per la produzione di lubrificanti, ceramiche, leghe ed altro. La varietà di spodumene di colore lillà-viola prende il nome di Kunzite, mentre la varietà con una tonalità di colore verde chiaro viene denominata Hiddenite.[6]
^abcdefghijklmnCarlo Maria Gramaccioli, Francesco Demartin e Matteo Boscardin, VIII. Silicati, in Come collezionare i minerali dalla A alla Z, vol. 3, Milano, Alberto Peruzzo editore, 1988, p. 728.
^abcdefg E. Artini, Classe VI. Sali ossigenati, in I minerali, sesta edizione riveduta e ampliata, Milano, Ulrico Hoepli editore, 1981, p. 436, ISBN88-203-1266-2.