A giudicare dalle preesistenze, è storicamente una regione dedita all'agricoltura da tempi immemorabili. Infatti tutt'oggi è ancora leggibile, seguendo il corso delle strade e dei fossi, la suddivisione dei territori secondo la centuriazione romana.
L'edilizia storica è quindi tipica delle zone rurali, perciò si tratta di casolari sparsi o piccoli borghi agricoli (per esempio via di Pontignale) che in epoca medievale avevano come punto di riferimento una pieve che in questo caso è la Chiesa di San Pietro.
Oltre al carcere questa zona è segnata anche da grandi infrastrutture viarie; infatti, il passaggio dell'autostrada del sole e della Strada di grande comunicazione Firenze-Pisa-Livorno con i relativi svincoli e caselli, occupano grandi aree e tagliano il territorio.
Il risultato è che ci troviamo di fronte ad una zona priva di unità in quanto queste strade formano vere e proprie barriere e per questo motivo ha uno scarso fascino dal punto di vista dello sviluppo urbanistico.
Pertanto, se da un lato le incombenti presenze infrastrutturali mettono in crisi e cancellano parte dell'identità storica del luogo, da un altro lato riescono a preservarla perché evitano che lo sviluppo edilizio saturi il territorio e di conseguenza non si vengono a creare le situazioni tipiche dell'indiscriminata espansione urbana, in cui palazzi di nuova generazione attorniano le case coloniche decontestualizzandole privandole dei loro agri (a Firenze il quartiere di Novoli ne è l'esempio più eclatante).