Intellettuale di etnia tswana, ha lasciato scritti documentari e narrativi di grande rilievo. La sua opera principale è il romanzo Mhudi, il primo in lingua inglese scritto da un sudafricano di colore.
Biografia
Sol Plaatjie veniva da una grande famiglia barolong di antiche tradizioni, era poliglotta e appassionato studioso di problemi linguistici e letterari (compilò, insieme al linguista anglosassone Webster, un dizionario tswana-inglese, e tradusse cinque drammi di Shakespeare in lingua tswana), ma anche un intellettuale di eccezionale statura e un politico attivo e originale. Ancora giovane, fu stenografo, interprete e traduttore presso i tribunali coloniali, poi entrò nel giornalismo e fondò giornali in lingue africane. Nel 1912, all'indomani della guerra anglo-boera e della totale presa di potere da parte della Gran Bretagna, fu tra i fondatori dell'attuale African National Congress (Anc), di cui divenne il primo segretario generale. Si batté contro il razzismo e la discriminazione e per la solidarietà dei popoli oppressi, in collegamento con i leader neri allora attivi negli Stati Uniti, dove si recò a raccogliere solidarietà per i popoli dell'Africa australe.
Consapevole della propria statura intellettuale, dialogava con i grandi personaggi suoi contemporanei; era amico e ammiratore di Olive Schreiner, autrice di Storia di una fattoria africana (1883). Ha scritto altre due importanti opere narrative, sempre in lingua inglese: il Boer War Diary (storia dell'assedio di Mafeking durante la guerra anglo-boera; pubblicato 40 anni dopo la morte) e Native Life in South Africa, importante e appassionata difesa delle civiltà africane.
«Per l'aver dedicando la sua vita adulta alla causa del ripristino della dignità dei sudafricani oppressi e per l'eccezionale contributo alla lotta per un libero e democratico Sudafrica» — 16 giugno 2004[1]