Uno shunt cerebrale è un inserimento, per mezzo di un intervento chirurgico, di un sistema di drenaggio, solitamente posizionato nel ventricolo cerebrale destro. Essi sono comunemente usati per trattare l'idrocefalo, ovvero l'aumento delle dimensioni del cervello a causa di eccesso di accumulo di liquido cerebrospinale. Se lasciato incontrollato, il liquido cerebrospinale può portare ad un aumento della pressione intracranica che può portare a ematoma intracranico, emorragia cerebrale, schiacciamento del tessuto cerebrale o erniazione.[1] Lo shunt cerebrale può essere usato per alleviare o prevenire questi problemi nei pazienti che soffrono di idrocefalo o altre malattie correlate.
Gli shunt esistono in molte forme diverse, ma la maggior parte di essi sono costituiti da un corpo a valvola collegato ad un catetere, la cui parte più distale viene solitamente posta nella cavità peritoneale. Le principali differenze tra shunt solitamente riguardano i materiali utilizzati per la loro costruzione, i tipi di valvola (se presente) e se essa è programmabile o meno.[2]
Note
^ Hlatky R, Valadka AB, Robertson CS, Intracranial hypertension and cerebral ischemia after severe traumatic brain injury, in Neurosurg Focus, vol. 14, n. 4, aprile 2003, pp. e2, PMID15679301.