Negli anni ottanta, praticò anche l'attività di scrittrice, pubblicando libri di poesie, romanzi e saggi[4]. Nei suoi scritti, si concentrò particolarmente sulla condizione femminile.
Nel 1999, l'allora Ministro capo della FinlandiaPaavo Lipponen scelse Satu Hassi come Ministro dell'Ambiente nel suo secondo esecutivo. La donna rassegnò le dimissioni nel 2002, quando i Verdi decisero di uscire dall'alleanza di governo criticando la scelta di costruire un terzo reattore nella centrale nucleare di Olkiluoto[7]. Satu Hassi, che in veste di ministra aveva osteggiato il progetto[8] e che già anni addietro aveva affermato che si sarebbe dimessa in caso di appoggio del governo a simili progetti[9][10], contestò fortemente il ricorso all'energia nucleare anche negli anni successivi[11].
Nel 2014 non si candidò nuovamente al Parlamento Europeo[12], si presentò invece alle elezioni parlamentari in Finlandia del 2015[13] e risultò eletta[14], tornando all'Eduskunta dopo undici anni di assenza. Fu riconfermata anche nelle elezioni del 2019[15]. Al termine di quel mandato, rifiutò di candidarsi ulteriormente[16].
Tra il 1974 e il 1983, fu sposata con il docente universitario Rolf Hernberg, con il quale ebbe due figlie[3]. Nel 1995 sposò il docente di fisica Jukka Valjakka, che si ammalò di SLA[17] e la lasciò vedova nel 2021[18][19].
Nel 2000 le fu diagnosticato un tumore al seno, per il quale subì un intervento chirurgico[20]. Su questa esperienza, scrisse un libro.
Nel suo libro di memorie, pubblicato nel 2018, Satu Hassi rivelò di aver subito una violenza sessuale all'età di undici anni, quando fu stuprata da due vicini di casa quindicenni. Riferì di aver raccontato per la prima volta questo episodio solo all'età di trent'anni[21].