Nato a Montilgallo, frazione di Longiano (Forlì-Cesena) il 28 aprile 1924, ha frequentato il liceo Monti di Cesena e ha compiuto gli studi di lettere moderne nelle università di Bologna e Roma, dove ha anche seguito i corsi per assistente sociale della scuola CEPAS diretta da Guido Calogero. È stato sindaco di Longiano dal 1951 al 1958[1] e ha svolto l’attività di dirigente sindacale CGIL a Cesena, Forlì e Roma.[2]
Ha pubblicato poesie in dialetto romagnolo nelle riviste: La Piê, Il lettore di provincia, Diverse lingue,Periferie, Graphie, Confini.[3] Le sue poesie sono inserite anche nelle antologie Cento anni di poesia dialettale romagnola (Imola, Galeati, 1976), Le radici e il sogno. Poeti dialettali del secondo ‘900 in Romagna (Faenza, Mobydick, 1996), D’un sangue più vivo. Poeti romagnoli del Novecento (Cesena, Il Vicolo, 2014) e nel volume I volti delle parole di Daniele Ferroni (Longiano, Fondazione Tito Balestra, 2014).
É morto l'11 novembre 2017 a Roma, dove viveva dalla fine degli anni Sessanta.[4] Nel 2021 le edizioni Tosca hanno pubblicato l'antologia Canifos, a cura di Maurizio Balestra e Giorgio Paganelli, con introduzione di Gianfranco Camerani.
Opere
Raccolte di poesie
L’udour de vent [L’odore del vento], prefazione di Cesare Vivaldi, Roma, Edizioni della cometa, 1993
E ghefal [Il gomitolo], prefazione di Renato Turci, Faenza, Edizioni Mobydick, 1997
E noud me fazulett [Il nodo al fazzoletto], prefazione di Pietro Civitareale, Rimini, Raffaelli, 2003
A gli’ombri [Le ombre], prefazione di Davide Argnani, Villa Verucchio, Pazzini, 2009
Extra-time, prefazione di Paolo Turroni, Forlì, Centro culturale L’ortica, 2017
Note
^ Giorgio Magnani, Longiano storia, personaggi, pro-loco e cultura, Cesena, Il Ponte Vecchio, 2004, pag.32-35.
^D’un sangue più vivo.Poeti romagnoli del Novecento, Cesena, Il Vicolo, 2014, p. 130.
^Dizionario dei poeti dialettali romagnoli del novecento, Villa Verucchio, Pazzini,2006, p. 190, 191, 192.