SS 433 si trova al centro del resto di supernovaW50 che si ritiene abbia un'età di circa 10.000 anni.[5] La stella primaria è quanto rimane del nucleo collassato dopo l'esplosione della supernova. SS 433 ha una magnitudine apparente di 14 nello spettro visibile[6] ed è sia una sorgente di onde radio che di raggi X e raggi gamma[7].
La compagna sta cedendo massa tramite un disco di accrescimento formatosi attorno alla componente principale. La materia, mentre precipita a spirale lungo il disco verso l'interno, aumenta di temperatura; tale riscaldamento causa l'emissione di intensi raggi X e getti di idrogeno surriscaldato in entrambe le direzioni lungo l'asse di rotazione del disco. La materia nei getti raggiunge il 26% della velocità della luce[2], pp. 23–24; [8], p. 508..
Dal fatto che la compagna abbia vissuto più a lungo della primaria si deduce che quest'ultima avesse una massa iniziale inferiore, stimata tra le 3[2], p. 25 e le 30[9]masse solari.
Il periodo di rivoluzione delle due stelle è di 13,1 giorni[8], p. 510..
Dati osservativi
I getti formano un angolo di circa 20° con l'asse di rotazione del disco. I getti e il disco sono soggetti ad un moto di precessione con un'inclinazione di circa 79° rispetto ad una linea immaginaria diretta dal Sole verso SS 433. Il periodo di precessione è di circa 162,5 giorni[2].
A causa della precessione i getti si avvicinano e allontanano dalla Terra dando luogo, nello spettro visibile, a spostamenti verso il rosso alternati a spostamenti verso il blu a causa dell'effetto Doppler[8], p. 508.. Nel loro movimento rotatorio i getti descrivono nello spazio una forma elicoidale divergente[10]. Nell'impattare il resto della supernova ne distorcono la forma[11].
Ulteriori osservazioni condotte nel 2004 per 42 giorni consecutivi con l'ausilio del Very Long Baseline Array hanno permesso di capire che i getti si scontrano con della materia divenendo brillanti. Poiché i brillamenti si ripetono, si suppone l'esistenza di altri getti di materia più lenti che ripopolano l'area precedentemente spazzata. Questi ulteriori getti potrebbero nascere dall'interazione dei venti stellari della stella compagna e del disco[12][13]. Osservazioni effettuate nel 2019 in onde sub-millimetriche presso ALMA hanno confermato le precedenti misurazioni spettroscopiche che indicavano la probabile direzione dei getti ed il motivo per cui siano ancora molto caldi a grande distanza.[14]
Lo spettro di SS 433 non è affetto unicamente alla precessione del getto: infatti anche correggendo per questo effetto rimane una componente non variabile di spostamento verso il rosso corrispondente ad una velocità di circa 12.000 km/s. Questa non corrisponde alla reale velocità di allontanamento dalla Terra ma anche agli effetti della dilatazione del tempo: la radiazione emessa nel getto relativistico appare oscillare a frequenza più bassa quando vista da un osservatore esterno in quiete e quindi la sua radiazione risulta spostata verso il rosso[8], p. 508..
^abcdObservations of SS 433, Bruce Margon, in Annual review of astronomy and astrophysics, volume 22, Palo Alto, CA: Annual Reviews, Inc., 1984, pp. 507–536. DOI 10.1146/annurev.aa.22.090184.002451.
^INTEGRAL observations of SS433: Results of a coordinated campaign, A. M. Cherepashchuk, R. A. Sunyaev, S. N. Fabrika, K. A. Postnov, S. V. Molkov, E. A. Barsukova, E. A. Antokhina, T. R. Irsmambetova, I. E. Panchenko, E. V. Seifina, N. I. Shakura, A. N. Timokhin, I. F. Bikmaev, N. A. Sakhibullin, Z. Aslan, I. Khamitov, A. G. Pramsky, O. Sholukhova, Yu. N. Gnedin, A. A. Arkharov, and V. M. Larionov, Astronomy and Astrophysics437, #2 (July 2005), pp. 561–573.
^(EN) A Game-Changer, su almaobservatory.org, 16 luglio 2019.
Bibliografia
Observations of SS 433, Bruce Margon, in Annual review of astronomy and astrophysics, volume 22, Palo Alto, CA: Annual Reviews, Inc., 1984, pp. 507–536. DOI 10.1146/annurev.aa.22.090184.002451.
The Quest for SS433, David H. Clark. New York: Viking, 1985. ISBN 067080388X.