Il Rush Tour è il primo tour ufficiale della band canadese Rush.
Storia
Dopo anni di intensa attività live a livello semi professionistico, ed esclusivamente in territorio canadese, i Rush iniziano il loro primo vero tour, a sostegno dell'omonimo album di debutto.
Il tour, che si tiene generalmente presso piccole location, è suddiviso in due parti: la prima, che si svolge ancora sostanzialmente solo in Canada con 68 spettacoli, molti dei quali sono replicati nel medesimo luogo, e che vede alla batteria il primo percussionista della band, John Rutsey; la seconda, che si tiene prevalentemente in suolo statunitense con la formazione definitiva del gruppo, con Neil Peart alla batteria, e che si struttura in 87 esibizioni, 4 delle quali vengono però annullate.
I Rush sono la principale attrazione in alcuni spettacoli, soprattutto in Canada (tra i gruppi di supporto per i Rush: Fat Chance, Albatros, Fancy, Joe Meldenson) o, negli show più importanti, fanno da gruppo di supporto per altri artisti più affermati.
Durata approssimativa dello show: 40/60 minuti.
Nell'ottobre 2020 è stato realizzato il Tourbook del Rush Tour, il primo tour del gruppo per il quale non era prevista nessuna pubblicazione: i tourbook sono stati in origine realizzati solo a partire dal 2112 Tour, mentre i primi tre tour del gruppo non erano accompagnati dalla distribuzione degli opuscoli. La pubblicazione include foto d'epoca, la lista dell'equipaggiamento utilizzato dai musicisti durante il tour, lo staff impiegato nell'organizzazione degli show, sul modello dei tourbook originali resi disponibili per ogni tour della band a partire dal 1976.
Scaletta
I vari show non prevedono una scaletta precisa, né una durata costante; nella setlist vengono incluse, oltre che materiale tratto da Rush, anche alcune cover, brani che compariranno nel successivo album Fly by Night, ma, soprattutto, alcuni brani inediti che non verranno mai pubblicati su album da studio: The Loser, I've Been Runnin, Fancy Dancer e Garden Road.
Ecco, a titolo esemplificativo, la scaletta di due show dell'epoca[1]:
14 agosto 1974, Pittsburgh:
- Finding My Way
- In the Mood
- Bad Boy (brano di Larry Williams, portato al successo dai Beatles)
- Working Man / assolo di batteria
26 agosto 1974, Cleveland:
- Finding My Way
- Best I Can (brano ancora inedito)
- Need Some Love
- In the End (brano ancora inedito)
- Fancy Dancer (brano originale rimasto inedito)
- In the Mood
- Bad Boy (cover di Larry Williams)
- Here Again
- Working Man / assolo di batteria
- What You're Doing
- Garden Road (brano originale rimasto inedito)
Date
Calendario completo del tour[2]
All'elenco sopra esposto vanno aggiunti alcuni eventi particolari non inclusi nel calendario del tour:
- 16 ottobre 1974: Don Kirshner's Rock Concert, concerto filmato
- brani eseguiti: Best I Can, In the Mood, Finding My Way
- 6 dicembre 1974: ABC Television's In Concert, concerto filmato
Documentazione
Riguardo al Rush Tour sono reperibili le seguenti testimonianze audio ed audiovisive e cartacee:
- ABC 1974[3][4], album live del 2011 non incluso però nella discografia ufficiale del gruppo, Cleveland, 26 agosto 1974; tutte le tracce tranne Anthem, Beneath, Between & Behind e Fly by Night (Neil Peart alla batteria).
- The Lady Gone Electric[5][6], album live del 2015 non incluso però nella discografia ufficiale del gruppo, New York, 22 dicembre 1974[7]; include 3 brani bonus tratti dal Don Kirshner's Rock Concert del 16 ottobre 1974 (Neil Peart alla batteria).
- da R40, disco bonus: concerto filmato completo (8 pezzi) presso Laura Secord Secondary School, primavera 1974 (John Rutsey alla batteria).
- da R30: 30th Anniversary World Tour, disco 2: Finding My Way e In the Mood, tratti da Don Kirshner's Rock Concert, 16 ottobre 1974 (Neil Peart alla batteria).
- da Rush: Beyond the Lighted Stage (documentario), disco 2: Best I Can e Working Man, tratti da Laura Secord Secondary School, primavera 1974 (John Rutsey alla batteria).
- da Time Machine 2011: Live in Cleveland: Need Some Love, tratta da Laura Secord Secondary School, primavera 1974 (John Rutsey alla batteria).
- Rush Tourbook, pubblicato nell'ottobre 2020.
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni