Rima (plurale: rimae) è un termine latino che significa "frattura"; è utilizzato comunemente nel campo dell'esogeologia per designare formazioni geologiche presenti sulla superficie della Luna simili a fenditure nel terreno. Generalmente le dimensioni di una rima vanno da parecchi chilometri in larghezza a centinaia di chilometri in lunghezza. Le strutture maggiori di questo tipo sono le Rimae Pettit e le Rimae Riccioli, che si estendono entrambe per oltre 400 km sul suolo della Luna, tuttavia questo termine viene utilizzato per descrivere formazioni simili sui suoli di Marte, Venere e di parecchi satelliti naturali, vista la grande somiglianza.
Strutture
Esistono tre tipi di rimae sulla superficie lunare:
Le rimae sinuose mostrano dei meandri curvi come un fiume, e si pensa siano ciò che rimane di antichi fiumi di lava o di tunnel di lava collassati. Hanno origine da un vulcano estinto, quindi assumono la forma di un meandro e talvolta si scindono in diverse parti.
Le rimae arcuate hanno curve più lisce e si trovano sui bordi dei mari lunari. Si crede che abbiano origine quando la lava fluita a formare un mare si raffredda, si contrae e si abbassa.
Le rimae rettilinee seguono percorsi lunghi e lineari, e si crede siano dei graben, ovvero delle fosse tettoniche. Si formano quando una placca tettonica affonda sotto un'altra. Sono ben visibili quando attraversano i crateri da impatto o le catene montuose.
Formazione
Le cause precise per cui si formano le rimae non sono ancora state determinate. Le teorie più in voga includono in un qualche punto dell'evoluzione erosione, collasso di tunnel di lava e attività tettonica. Le somiglianze fra le rimae sulla Luna e sui pianeti del Sistema Solare suggeriscono l'esistenza di un meccanismo comune, non ancora scoperto.