Remigio, o Remedio (... – 772 o 787[1]), è stato un vescovo franco terzo arcivescovo di Rouen tra il 753 ed il 772[2].
Biografia
Era il figlio del Maggiordomo di palazzo di Austrasia[3] ed in seguito maggiordomo di palazzo di tutti i regni dei Franchi[4], Carlo Martello (che era figlio di Pipino di Herstal o Pipino II maggiordomo di palazzo di tutti i regni dei Franchi[5] e di Alpaïde di Bruyères[6], (ca. 650-† 717), di cui non si conoscono gli ascendenti, ma l'Ex Chronico Sigeberti monachi ci informa che era sorella di un certo Dodone, domestico di Pipino II, che martirizzò il vescovo di Liegi, San Lamberto[7]) e di una amante di cui non si conoscono né il nome né gli ascendenti.
Così come al fratello Geronimo ed ai fratellastri, Bernardo e Grifone, gli venne negata qualunque pretesa sull'eredità paterna, che spettò ai soli figli di primo letto, Carlomanno e Pipino.
Verso il 750 Remigio fu incaricato dal fratellastro, il maggiordomo di palazzo e futuro re di tutti i regni dei Franchi, Pipino, di recarsi a Saint-Benoît-sur-Loire, nei pressi di Orléans, per richiedere all'abate dell'Abbazia di Fleury la restituzione delle ossa di san Benedetto all'Abbazia di Montecassino[8], per espresso desiderio dell'altro fratellastro, Carlomanno, monaco a Cassino, e della Santa Sede[9]
Egli divenne arcivescovo di Rouen, nel 753[2], durante il regno del fratellastro Pipino il Breve.
Remigio di Rouen accompagnò inoltre Pipino in Italia, nel 760, assieme al fratello Geronimo e al fratellastro, Bernardo, per mediare tra Papa Paolo I e il re dei Longobardi, Desiderio.
Remigio, secondo gli Annales Mosellani, morì nel 787[1] mentre secondo l'elenco dei vescovi di Rouen, morì nel 772.
Culto
Remiglio è anche conosciuto come San Remigio; la sua memoria ricorre il 19 gennaio. Egli fu una figura chiave nell'introduzione del rito e dei canti romani in sostituzione del rito gallicano (il canto della salmodia fu modulato secondo l'uso romano).
Ascendenza
Note
- ^ a b c (LA) Monumenta Germanica Historica, tomus XVI: Annales Mosellani , Pag 497 Archiviato l'11 giugno 2015 in Internet Archive.
- ^ a b Elenco dei vescovi di Rouen
- ^ (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus tertius: Annales Francorum Ludovici Dufour , Pag 698
- ^ (LA) Fredegarii scholastici chronicum continuatum, Pars secunda, auctore anonymo austraso, CVII
- ^ (LA) Annales Marbacenses, pag 4 15-20
- ^ (LA) Fredegarii scholastici chronicum continuatum, Pars secunda, auctore anonymo austraso, CIII
- ^ (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus tertius: Ex Chronico Sigeberti monachi , Pag 345
- ^ Le ossa di san Benedetto erano state trasferite dall'Abbazia di Montecassino all'Abbazia di Fleury, circa un secolo prima, quando i Longobardi, minacciavano di saccheggiare l'abbazia.
- ^ (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus tertius: Ex miracolis S. Benedicti , Pag 673
Bibliografia
Fonti primarie
Letteratura storiografica
- Christian Pfister, La Gallia sotto i Franchi merovingi. Vicende storiche, in Storia del mondo medievale - Vol. I, Cambridge, Cambridge University Press, 1978, pp. 688-711.
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