Robinson ha lavorato sulla teoria dei numeri, impiegando anche i primi computer per ottenere risultati. Ad esempio, creò un programma su uno SWAC basato sul test di primalità di Lucas-Lehmer per determinare se il numero 2n - 1 fosse primo (numeri primi di Marsenne) per tutti i primi n < 2304. Nel 1952, mostrò che tali numeri erano tutti composti ad eccezione di 17 di essi, pari ai valori di n = 2, 3, 5, 7, 13, 17, 19, 31, 61, 89, 107, 127, 521, 607, 1279, 2203, 2281. Gli ultimi cinque di questi erano i più grandi numeri di Marsenne conosciuti all'epoca.
Robinson scrisse diversi articoli sulle tassellature del piano, che semplificano quella che fino ad allora era stata una teoria intricata, in particolare uno del 1971 sull'indecidibilità e aperiodicità per le tassellature del piano[2]. A tale scopo inventò un tipo di piastrelle in grado di tassellare il piano in maniera aperiodica.
Robinson divenne professore a tempo pieno a Berkeley nel 1949. Andò in pensione nel 1973 ma rimase attivo nei suoi interessi educativi per tutta la vita, pubblicando fino in tarda età:
a 80 anni: "Minsky's small universal Turing machine", che descrive una macchina di Turing minimale con quattro simboli e sette stati[3];
a 83 anni: "Two figures in the hyperbolic plane" (Due figure nel piano iperbolico)[4].
Note
^ Alfred Tarsky, A. Mostowski e R. M. Robinson, Undecidable theories, North Holland, 1953.
^ Raphael M. Robinson, Undecidability and Nonperiodicity for Tilings of the Plane, in Inventiones mathematicae, vol. 12, n. 3, 1971, pp. 177-209.
^ Raphael M. Robinson, Minsky's small universal Turing machine, in International Journal of Mathematics, vol. 2, n. 5, 1991, pp. 551-562.
^ Raphael M. Robinson, Two figures in the hyperbolic plane, in International Journal of Mathematics, vol. 5, n. 3, 1994, pp. 421-423.