Racek Kobyla di Dvorce
Racek Kobyla di Dvorce o Dvojic, in tedesco Dvojitz, in polacco Dwoygicz[1] (1350 circa – Kutná Hora, 2 febbraio 1416) è stato un proprietario terriero boemo, etmano reale sotto il regno di Venceslao IV e burgravio di Vyšehrad dal 1410 al 1415.
Biografia
Riguardo alla provenienza o alla nascita di Racek non si sa nulla. Appare come gestore dell'estrazione d'argento nella città di Stříbrná Skalice al servizio del re di Boemia Venceslao IV nel 1403, anno in cui la città venne assediata e rasa al suolo dal fratello del re, Sigismondo d'Ungheria, a causa d'una qualche contesa dinastica che lo vedeva sostenitore di Venceslao. Però dalle fonti risulta che Racek riuscì a fuggire con parte della guarnigione dopo che gli assedianti erano stati temporaneamente respinti a causa di un improvviso temporale, riuscendo così a rifugiarsi a Rataje nad Sázavou nei territori governati da Hanuš di Lípa. Alcune fonti descrivono Racek e Hanuš come due nobili briganti, a cui Sigismondo dava la caccia per ristabilire l'ordine nel regno e non è chiaro come, ma alla fine venne riabilitato "per servizi prestati al re".
Racek era un nobile di rango inferiore, categoria che il re Venceslao favoriva, pertanto in seguito divenne burgravio di Vyšehrad dal 1410 e mantenne la carica fino al 1415. Nel 1412 il re gli permise di costruire un suo castello (Veselé) presso Veselí nad Sázavou, dove ora sorge il castello di Komorní Hrádek, vicino a Chocerady.[2] Questo castello venne costruito vicino al luogo dove era stato costruito quello di Čajchanov, distrutto un decennio prima. Inoltre nel 1415 Racek venne menzionato come padrone della chiesa di Chocerady.[3]
La regione di Kutná Hora durante questo periodo introduttivo alle guerre hussite era particolarmente intollerante verso questa eresia,[4] questa è la ragione per cui Racek, ammiratore del defunto Jan Hus, mentre si trovava proprio a Kutná Hora per raccogliere dazi a nome del re fu assassinato nel 1416 in una taverna da una banda di minatori, aizzati dai predicatori che si opponevano alla nuova dottrina di Hus, questo ad un anno di distanza dalla condanna al rogo di quest'ultimo.[5]
( CS)
«Již r. 1416, rok po upálení M. Jana Husa, zabili kutnohorští havíři vyslance krále Václava IV., ctitele Husova Racka Kobylu a jeho 12 služebníků. Přepadli je v domě, v němž byli ubytováni, rozsekali jejich těla na kusy a rozházeli na ulici, kde pak ve vzteku po nich šlapali a za zpěvu veselých písní šli v houfech k domu kněží, aby byli pochváleni za to, co dle jejich výzvy vykonali.»
( IT)
«Già nel 1416, un anno dopo la morte di Jan Hus, i minatori di Kutná Hora uccisero l'inviato del re Venceslao IV, Racek Kobyla, un ammiratore di Jan Hus, insieme a i suoi dodici servitori. Li catturarono nella locanda presso cui soggiornavano, fecero a pezzi i loro corpi e li gettarono in strada, dove la folla calpestò con vigore i loro resti e si diresse intonando canti gioiosi verso la casa del predicatore, bramosi di encomio per il gesto che erano stati indotti a commettere.»
Non è chiara la posizione di Racek nella politica ceca del tempo. Secondo alcune fonti fu un bandito che si oppose alla corona, secondo altre rimase fedele a Venceslao IV, tanto da ricevere i titoli citati sopra. Probabilmente alcune fonti sono influenzate dal tentativo di Sigismondo di soverchiare il fratello e la posizione di Racek, che probabilmente si è opposto a ciò, l'ha fatto apparire secondo alcune fonti un nobile brigante, un traditore.
Nella cultura di massa
Note
- ^ (DE) Eva-Katharin Ledel, Tesi di dottorato di Eva-Katharin Ledel (PDF), su othes.univie.ac.at, 15 novembre 2015, p. 292. URL consultato il 14 luglio 2019.
- ^ (CS) Pavel Vobůrka, Historie a současnost Komorního Hrádku (PDF), su mocr.army.cz, p. 11. URL consultato il 5 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
«"Noi, Venceslao, per grazia di Dio re di Roma a vita e nobile re di Boemia, annunciamo a tutti con questa lettera che per il devoto, pronto, utile ed instancabile servizio, che il glorioso Racek di Dvorce, burgravio del nostro castello Vysehrad e caro e fedele servitore della nostra Grazia ha dimostrato con entusiasmo ed in futuro dimostrerà con ancora maggior entusiasmo, non per caso o scioccamente, ma dopo un'attenta considerazione abbiamo posto lui e i suoi eredi sotto l'autorità e il fermo giudizio del re di Boemia e per la sua grazia, permettiamo che ricostruiscano, erigano ed innalzino, chiudano e fortifichino con la pietra, il castello Veselé (Komorní Hrádek), che si erge sopra il fiume da tutti chiamato Sázava, affinché possano ricostruirlo meglio e sia essi, sia tutti quelli a cui apparterrà lo posseggano e in pace e senza problemi."»
- ^ (CS) P. Chotebor, Komorní Hrádek - Storia, su ms-visucom.de. URL consultato il 21 luglio 2019.
«Nel 1415 Racek viene menzionato come padrone della chiesa di Chocerady.»
- ^ (CS) Bohdan Dobiáš, Přeloučtí mučedníci, su kostel-evang.webzdarma.cz. URL consultato il 5 ott 2019 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2018).
«I cechi capivano, amavano Hus e lo seguivano. Solo i monasteri tedeschi, le città tedesche e una parte della nobiltà ceca stavano dalla parte della Chiesa e dell'imperatore Sigismondo e davano la caccia a tutti gli hussiti. I borghesi più ricchi del Regno ceco e i minatori d'argento di Kutná Hora, il cui odio religioso era associato all'odio nazionale, fecero il peggio. I minatori di Kutná Hora infatti sembravano essere tedeschi e cattolici con un'indescrivibile crudeltà e una sorprendente superbia contro gli "eretici" cechi e sono ricordati nelle fonti della storia ceca come barbari sanguinari.»
- ^ Kingdom Come: Deliverance, su kingdomcomerpg.com, pp. Codex del gioco. URL consultato il 15 luglio 2019.
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