Quintetto per pianoforte e archi (Šostakovič)

Quintetto per pianoforte e archi in sol minore
CompositoreDmitrij Dmitrievič Šostakovič
Tonalitàsol minore
Tipo di composizionequintetto per pianoforte e archi
Numero d'opera57
Epoca di composizione1940
Prima esecuzione23 novembre 1940
Durata media33 minuti
Organicopianoforte, due violini, viola, violoncello
Movimenti
  1. Preludio. Lento - Poco più mosso - Lento
  2. Fuga. Adagio
  3. Scherzo. Allegretto
  4. Intermezzo. Lento - Appassionato
  5. Finale. Allegretto

Il Quintetto per pianoforte e archi in sol minore, opera 57, di Dmitrij Šostakovič è una delle sue composizioni da camera più conosciute. È scritto per pianoforte e quartetto d'archi (due violini, viola e violoncello).

Šostakovič iniziò a comporlo nell'estate del 1940 e lo completò il 14 settembre dello stesso anno. Fu scritto per il Quartetto Beethoven, come molti dei suoi quartetti per archi, e la sua prima esecuzione (con lo stesso Šostakovič al pianoforte) ebbe luogo il 23 novembre 1940 al Conservatorio di Mosca, con grande successo[1]. Nel 1941 vinse il Premio Stalin di 100.000 rubli[2].

Fu accolto positivamente dalla critica ufficiale sovietica, benché con lodi alquanto generiche; la recensione pubblicata sulla Pravda parla di una musica «liricamente lucida, umana e semplice»[3].

La sua esecuzione dura solitamente poco più di 30 minuti.

Struttura

Il quintetto è in cinque movimenti.

  • Preludio. Lento - Poco più mosso - Lento. Dopo l'ampio e solenne Preludio, il primo violino (seguìto poi dagli altri strumenti) intona il tema della
  • Fuga. Adagio, di carattere raccolto e riflessivo, il cui clima d'espressione appare simile a quello del Quartetto op. 131 di Beethoven[2].
  • Scherzo. Allegretto, nella tonalità di si maggiore, fa uso di alcuni temi popolari ed è caratterizzato dall'uso contrapposto, nella parte del pianoforte, di note sovracute e note gravi[2].
  • Intermezzo. Lento - Appassionato, in re minore, si apre con un pizzicato del violoncello su cui intervengono dapprima il primo violino con una sua melodia e poi il pianoforte, fino a un climax assai efficace[2].
  • Finale. Allegretto, inizia senza soluzione di continuità dal movimento che precede ed è in forma-sonata; in esso riappaiono alcuni dei temi già ascoltati. Il Quintetto si chiude in modo maggiore e con un'apparenza di serenità[2].

Note

  1. ^ Gerard McBurney, Dmitri Shostakovich - Piano Quintet in G Minor, su Boosey and Hawkes. URL consultato il 15 novembre 2020.
  2. ^ a b c d e Chierici 2017.
  3. ^ Citata in Chierici 2017.

Bibliografia

  • Luca Chierici, Note di copertina all'album: Shostakovich - 24 Preludes Op. 34 - Piano Quintet Op. 57 - Michail Lifits - Szymanowski Quartet, Londra, Decca, 2017, 481-4842.

Collegamenti esterni

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